Caso Comerio, Zenaboni replica al sindaco: "Si assuma le sue responsabilità"
Sulla vicenda dell'ex assessore il coordinatore di Forza Italia Vittuone accusa il primo cittadino di fare "dietrologie che non esistono"
Prosegue anche sotto le feste la saga a puntate sull'uscita della consigliera Elena Comerio dalla giunta Bonfadini, avvenuta questa estate. L'ultimo capitolo della vicenda porta la firma del coordinatore di Forza Italia Vittuone Claudio Zenaboni, nel cui partito Comerio è recentemente approdata.
Caso Comerio, Zenaboni replica al sindaco: "Si assuma le sue responsabilità"
La risposta di Zenaboni è arrivata a pochi giorni di distanza dalle affermazioni del sindaco Laura Bonfadini, che nel commentare la querelle estiva aveva affermato come, per onesta verso i cittadini, la consigliera Comerio avrebbe dovuto dimettersi dal suo ruolo anziché rimanere tra i banchi dell'Aula vittuonese. Così il coordinatore di Forza Italia:
"Il Sindaco si assuma le sue responsabilità sulla scelta del ritiro delle deleghe alla Dott.ssa Comerio e non faccia dietrologie che non esistono. Ha fatto la sua scelta ora ne subisca le conseguenze. Quasi dispiace che stiano passando notti insonni rimuginando e pensando a chissà quali complotti. Stiano sereni e se riescono cerchino di pensare ai problemi di Vittuone: ovvero si occupino di riaprire le strutture chiuse da loro dal 2020 e di non investire fondi in opere inutili come lo spostamento del mercato".
In questo contesto, l'ipotesi che l'assessore abbia fatto di tutto per farsi cacciare dalla Giunta e poi passare all’opposizione e infine iscriversi a Forza Italia viene definita "da scenario di fantapolitica" da parte dei Zenaboni:
"Capiamo che Forza Italia oggi sia una forza attrattiva, ma siamo anche realisti. Le motivazioni che hanno portato la Dottoressa Comerio al passaggio in Forza Italia sono già state espresse nel suo comunicato, posso aggiungere che sono contento che Forza Italia si stia ponendo come forza politica moderata che raccoglie intorno a sé persone capaci con voglia di impegnarsi per il bene del Paese. Questo va nel senso dell’azione politica che il nostro segretario Tajani sta tracciando in questi mesi. Prima della revoca delle deleghe né io né nessun altro esponente di Forza Italia ha avuto contatti con Elena Comerio. Seppur conoscendoci, non avevamo mai avuto contatti personali diretti. Il primo contatto è avvenuto a deleghe ritirate, tramite amicizie comuni. Queste affermazioni sono documentabili senza possibilità di smentita. Chissà se il Sindaco e qualche esponente della maggioranza sono nelle condizioni di provare il contrario?”
Dal partito azzurro lanciano infine una stoccata indiretta al Partito Democratico:
"Oggi si accusa un Consigliere, a cui si sono tolte le deleghe ingiustamente, per il suo passaggio all’opposizione; forse la speranza nelle sue dimissioni è stato un calcolo errato. Bisognerebbe invece interrogarsi se la scelta di toglierle le deleghe non sia invece più verosimilmente stata dettata dal fatto che la linea di Partito ha imposto un nome più allineato e gradito?
Ricordo comunque al Sindaco che tra i suoi Assessori c’è chi in passato è stato Assessore di una lista di colore opposto all’attuale maggioranza e oggi gode di tutta la sua fiducia” chiosa Zenaboni.