Casa di comunità, risolto il rebus delle associazioni
Per scongiurare lo spettro di uno sfratto di massa, evocato dall'ex sindaco Giuseppe Pignatiello, l'attuale Roberto Colombo ha trovato l'accordo per assegnare alle realtà coinvolte una sede con tutti i crismi
Arriva la Casa di comunità e le associazioni rischiano lo sfratto. Accade a Castano Primo, dove è montata la polemica da parte dell'ex sindaco Giuseppe Pignatiello, che ha chiesto rassicurazioni sul collocamento delle realtà del Terzo settore. Fronte di lavoro, questo, che ha subito occupato l'agenda dell'attuale Roberto Colombo, che ha trovato la quadra per un accordo temporaneo con la parrocchia.
La polemica di Pignatiello
«Le associazioni non vanno lasciate a spasso».
Parola dell’ex sindaco Giuseppe Pignatiello, che nei giorni scorsi aveva chiesto questa rassicurazione poiché preoccupato che l’arrivo della Casa di comunità potesse di fatto sfrattare almeno una decina di associazioni proprio dalla Casa dei castanesi.
«Avevamo già trovato alcune soluzioni ed avremmo trovato uno spazio per tutti. Piuttosto tutti in Villa Rusconi perché quella è la casa della nostra comunità, quale posto migliore. Ma adesso mi dispiace davvero constatare come sia tutto così cambiato e in così poco tempo. Quello che sta succedendo è, a mio avviso, completamente sbagliato. Spero vivamente in una inversione di tendenza», aveva scritto su Facebook proprio l’esponente di Progettando Castano.
La mossa del sindaco Colombo
Per scongiurare lo spettro di uno sfratto di massa, il sindaco Roberto Colombo si è subito messo al lavoro trovando la quadra, proprio nelle ultime ore, per assegnare alle realtà coinvolte una sede con tutti i crismi. E’ stato infatti stretto l’accordo con il parroco per destinare alle realtà del Terzo settore, in via temporanea, gli spazi del vecchio oratorio femminile in via Diaz.
«Siamo nella fase della ricollocazione di tutte le associazioni, fatta eccezione per il gruppo fotografico Sfumature Castanesi che per sua libera scelta ha rifiutato la soluzione proposta perché per le sue necessità voleva una sede esclusiva».
Quanto ai costi di questa operazione, ha aggiunto il primo cittadino, si tratterà di un mero rimborso spese per le utenze. Una volta conclusi i termini dell’accordo, circa 2 anni, le associazioni torneranno nuovamente nelle nostre mani. A quel punto, avremo a disposizione nuovi spazi che si stanno via via liberando, come quelli che fanno capo alla stessa Asl, agli ex uffici del Comune e allo spazio veterinario. «Il dialogo con le associazioni è costante» ha rivendicato Colombo.