SAN VITTORE OLONA

Campi sportivi, ancora polemica: parla il gestore

Dopo l'annuncio del cambio gestionale del sindaco, interviene il responsabile di "Sport +": "L'Amministrazione comunale non ci ha mai voluto"

Campi sportivi, ancora polemica: parla il gestore
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Campi sportivi di San Vittore Olona ancora nella polemica: interviene ora il gestore.

Campi sportivi, interviene il gestore

Non c'è pace per i campi sportivi di San Vittore Olona: dopo l'annuncio del sindaco Daniela Rossi, in Consiglio comunale, del cambio di gestore per quanto riguarda il centro sportivo Malerba e il campo di via Roma (nell'ambito del tanto discusso Ppp, contratto di partenariato pubblico privato) per "gravi inadempienze contrattuali", ora interviene il gestore stesso ossia Stefano Colombo, titolare di "Sport +".

"Il Comune non ci ha mai voluto"

"Nessun inadempimento, solo la necessità di assecondare una precisa volontà dell'Amministrazione comunale" esordisce Colombo. Che prosegue: "Il percorso instaurato e che potrebbe portare alla risoluzione consensuale del rapporto di gestione tra Sport Più e Comune di San Vittore Olona non è legato in alcun modo a presunte inadempienze contrattuali della Sport Più, ma è ascrivibile esclusivamente ad una chiara volontà dell’Amministrazione di cambiare gestore. Anzi se proprio dobbiamo guardare ad inadempienze, le stesse possono essere imputate esclusivamente al Comune di San Vittore Olona che, ad oggi, non ha ancora presentato la documentazione completa per la gestione degli impianti, nonostante la stessa sia stata richiesta anche come accesso agli atti. E neppure è stata data risposta alle tante domande legate alla sicurezza e alla conduzione degli impianti stessi. Ma sostanzialmente la realtà è anche una profonda e insanabile divergenza di vedute rispetto alla valorizzazione del centro sportivo. Un centro sportivo che la SportPiù ha cercato – anche in questo anno 'zoppo' di gestione (iniziato a settembre con il solo campo da calcio e poi dall’inizio dell’anno con il bar e i campi da tennis) – di valorizzare soprattutto da un punto di vista aggregativo e socializzante ridando spazio alle diverse realtà associative del territorio, instaurando un Centro ricreativo diurno a norma ATS, consentendo e favorendo la ripresa delle attività presso il Centro Malerba e l’utilizzo ampio e diffuso (vedasi concerti dell’associazione’Aeroplano e del Complesso bandistico sanvittorese, Rembambeer, ecc.). Naturalmente tra le mille difficoltà legate al periodo post pandemico e all’aumento delle utenze di gas ed energia elettrica.
Purtroppo, non solo non abbiamo avuto alcun supporto, ma anzi abbiamo spesso dovuto sopperire alle mancanze dell’Amministrazione Comunale stessa. Basti pensare che il Centro Sportivo non è ancora dotato di un Certificato di Prevenzioni Incendi idoneo all’attività, che mancano opere e documenti fondamentali per portare avanti le pratiche presso i Vigili del Fuoco e ATS, che ci sono caldaie e centrali termiche non funzionanti da ben prima del nostro ingresso, ci sono impianti vetusti e malfunzionati, manutenzioni straordinarie non effettuate e situazioni da sanare importanti (tante di queste cose note, in alcuni casi da molto prima dell’attivazione del Partenariato pubblico privato, ma ignorate). Tutte spese che dovranno ricadere - nell’ottica del Comune - sul nuovo, ipotetico, gestore che ovviamente potrà rivedere il proprio Piano economico finanziario sulla scorta di importanti investimenti 'lucrativi' sul centro sportivo stesso (cosa a noi invece preclusa). Che questa amministrazione non avesse minimamente a cuore i suoi impianti sportivi è stato chiaro sin da subito e cioè da quando hanno preferito evitare la possibilità di rendere omologabile la pista di atletica leggera (sarebbe bastato togliere un pezzetto della fioriera che delimita la tensostruttura…), di consentire l’efficientamento energetico degli impianti elettrici (e quindi consentire per esempio l’utilizzo del campo di calcio anche nelle ore serali) e tanti altri interventi che l’amministrazione ha preferito non assecondare, pur essendo tutte opere che sarebbero state realizzate senza oneri aggiuntivi per il Comune. Altri segnali preoccupanti sono state le mancate risposte sul riposizionamento della rete perimetrale del campo di calcio a 11 (che avrebbe consentito l’utilizzo promiscuo di pista di atletica leggera e campo di calcio favorendo l’attività della Atletica sanvittorese e del Centro Giovanile), ma anche i mancati interventi di manutenzione straordinaria sugli spogliatoi del Centro Sportivo 'Agorà', dove invece di risolvere il problema della perdita (noto da almeno 3 anni) si è preferito procedere con una colorazione agli esterni… tutte cose che il Comune avrebbe voluto far gravare sulla nostra società costringendoci a sottoscrivere il cosiddetto “Performance Bond” (in pratica una garanzia sulle manutenzioni da effettuare) senza aver preventivamente chiarito ruoli e responsabilità rispetto a questi temi. Ma la lista è ancora molto lunga, ne valga per esempio un altro segnale clamoroso: la scelta dell’Amministrazione di sostituire la pavimentazione della tensostruttura con una superficie non adatta al pattinaggio, sancendo - di fatto – il definitivo allontanamento della locale società di pattinaggio che utilizzava gran parte delle ore della tensostruttura, consegnando alla gestione un impianto svuotato e impoverito (oltre chiaramente al naturale disservizio per l’Associazione stessa). E altrettanto inconcepibile per noi è come si possa negare migliorie sugli impianti, efficientamenti, rifiutarsi di trovare ogni forma di riequilibrio gestionale, per poi far ricadere pesanti aumenti tariffari sulle associazioni sportive sanvittoresi, andando pesantemente ad incidere sui bilanci associativi e, in definitiva, sulla collettività".

E il gestore conclude

"Insomma, tante circostanze che ci hanno fatto ragionare sul ruolo della Sport Più al Malerba, alla luce della nostra visione e progettualità inserita nell’offerta, una proposta fortemente legata al territorio e alla collettività, molto lontana dalla visione attuale del Comune di San Vittore Olona. Non è pensabile per la Sport Più instaurare un rapporto ventennale con una amministrazione che ha evidenti obiettivi lontani dai propri, con la quale è praticamente impossibile dialogare e avere risposte. Per questo la scelta più logica è quella di passare la mano e lasciare che qualcun altro, più disponibile ad assecondare la visione dell’Amministrazione, possa procedere in maniera serena e lineare. Da parte nostra abbiamo dato ampia garanzia e disponibilità, nel rispetto per le tante associazioni e famiglie che utilizzano il Centro di fare tutto quanto in nostro possesso per rendere questo passaggio il più indolore possibile… ma senza un dialogo aperto e un confronto costruttivo con l’Amministrazione rischia di diventare un processo lungo e doloroso per tutti".

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