Botti di Capodanno, il Prefetto: “Revocare le ordinanze, sono irregolari”
Botti di Capodanno, il Prefetto di Milano sollecita i Comuni che hanno emesso le ordinanze a revocarle: sono illegittime. Ecco perchè
Botti di Capodanno, il Prefetto di Milano sollecita i Comuni che hanno emesso le ordinanze a revocarle: sono illegittime. Ecco perchè
Botti di Capodanno, il Prefetto: “Revocare le ordinanze, sono irregolari”
La Prefettura di Milano sta sollecitando tutti i Comuni che negli scorsi giorni avevano emesso ordinanze “anti botti di Capodanno” a revocare i provvedimenti. La decisione del Prefetto Luciana Lamorgese era nell'aria, dopo che una circolare del 20 dicembre aveva allertato i primi cittadini sui rischi cui andavano incontro emanando tali ordinanze, che prevedono sanzioni per chi utilizza fuochi d'artificio, petardi e altri esplodenti nel periodo delle feste e a Capodanno in particolare, spaventando e mettendo potenzialmente in pericolo bambini, anziani e amici a quattro zampe.
Non è materia di competenza dei sindaci
Quale il problema? Il Prefetto ha spiegato che le eventuali sanzioni potrebbero essere facilmente impugnate esponendo le amministrazioni comunali a "eventuali profili di responsabilità in sede giurisdizionale". La materia dei "giochi pirici" è infatti regolamentata da normative europee e poi nazionali. Nè si tratta di materia "contingibile e urgente". Se è vero che è punibile chi disturba la quiete pubblica o mette in pericolo bambini e anziani, per intervenire dovrebbero essere considerati bastanti i regolamenti di polizia urbana di cui normalmente sono già provvisti i Comuni.
Effetto boomerang? Meglio appellarsi al buon senso...
E così, le ordinanze rischiano di essere potenzialmente un boomerang per le Amministrazioni, alle quali resta così solo lo strumento della sensibilizzazione della cittadinanza ad un uso moderato dei “botti”