Benemerenze civiche: 11 volte grazie "a chi al lamento ha opposto l'azione"
Oggi, martedì 5 novembre, l'Amministrazione comunale di Legnano ha consegnato le onorificenze in una Sala degli stemmi affollatissima.
"Grazie a quelle persone che al lamento hanno opposto l'azione". A dirlo a 11 tra cittadini e associazioni legnanesi, nella mattinata di oggi, martedì 5 novembre, in occasione della ricorrenza del patrono San Magno, è stato il sindaco Lorenzo Radice.
Consegnate le benemerenze civiche per il 2024
Nella Sala degli stemmi di Palazzo Malinverni, sede del Comune di Legnano, sono state consegnate infatti le benemerenze civiche. Undici i premiati per l'anno 2024, scelti dalla Giunta su proposta del sindaco: sette cittadini e quattro associazioni, "che si sono particolarmente distinti per attività ispirate ai fondamentali valori umani della solidarietà, della dedizione, dell'aiuto al prossimo, specialmente nei confronti dei più deboli e bisognosi; per il contributo al progresso della cultura in ogni campo del sapere, e il prestigio conseguito attraverso gli studi, l'insegnamento, la ricerca e la produzione scientifica; per il significativo apporto al miglioramento alla qualità della vita e della convivenza sociale, conseguente al generoso impegno nel lavoro, nelle professioni, nella produzione culturale e artistica, nella pratica o promozione delle discipline sportive, nella produzione di beni e nel commercio, nella gestione politica e amministrativa". I riconoscimenti sono andati a Luigi Camillo Barlocco, a Valeria Vanossi (entrambe le benemerenze sono alla memoria), all'Università degli anziani di Legnano e zona, al Filo Rosa Auser, all'Associazione Parkinson Insubria aps, a Virginio Poretti (anche in questo caso il riconoscimento è alla memoria), a Carlo Mari, all'Associazione Medici Legnano, a Valentina Bollati, a Germano Di Credico e a Gianfranco Bononi.
Benemerenze civiche: 11 volte grazie "a chi al lamento ha opposto l'azione"
Benemerenze civiche: 11 volte grazie "a chi al lamento ha opposto l'azione"
Benemerenze civiche: 11 volte grazie "a chi al lamento ha opposto l'azione"
Benemerenze civiche: 11 volte grazie "a chi al lamento ha opposto l'azione"
La consegna della benemerenza alla memoria a Luigi Camillo Barlocco (a ritirarla è stata la sorella Maria Rosa)
Benemerenze civiche: 11 volte grazie "a chi al lamento ha opposto l'azione"
La consegna della benemerenza alla memoria a Valeria Vanossi (a ritirarla è stata la figlia Carolina)
Benemerenze civiche: 11 volte grazie "a chi al lamento ha opposto l'azione"
La consegna della benemerenza all'Università di Legnano e zona (a ritirarla è stato il presidente Sergio Breda)
Benemerenze civiche: 11 volte grazie "a chi al lamento ha opposto l'azione"
La consegna della benemerenza all'Auser Filo Rosa (a ritirarla è stata la presidente Loredana Serraglia)
Benemerenze civiche: 11 volte grazie "a chi al lamento ha opposto l'azione"
La consegna della benemerenza alla memoria a Virginio Poretti (a ritirarla è stato il figlio Cristiano)
Benemerenze civiche: 11 volte grazie "a chi al lamento ha opposto l'azione"
La consegna della benemerenza all'Associazione Parkinson Insubria aps (a ritirarla è stata la presidente Rosanna Carnovali)
Benemerenze civiche: 11 volte grazie "a chi al lamento ha opposto l'azione"
La consegna della benemerenza a Carlo Mari
Benemerenze civiche: 11 volte grazie "a chi al lamento ha opposto l'azione"
La consegna della benemerenza all'Associazione Medici Legnano (a ritirarla è stato il presidente Cornelio Turri)
Benemerenze civiche: 11 volte grazie "a chi al lamento ha opposto l'azione"
La consegna della benemerenza a Valentina Bollati
Benemerenze civiche: 11 volte grazie "a chi al lamento ha opposto l'azione"
La consegna della benemerenza a Germano Di Credico
Benemerenze civiche: 11 volte grazie "a chi al lamento ha opposto l'azione"
La consegna della benemerenza a Gianfranco Bononi
Benemerenze civiche: 11 volte grazie "a chi al lamento ha opposto l'azione"
Il "grazie" a chi si è speso per il bene comune
Prima di procedere alla premiazione, il sindaco ha voluto ringraziare a nome della città "quelle persone che alla lamentazione hanno deciso di opporre l'azione". Così ha affermato Radice, che ha aperto il proprio discorso con una stoccata a chi in questi giorni lamenta disagi per i tanti cantieri aperti a Legnano, passando poi subito a esprimere la gratitudine di tutta la cittadinanza a chi ha "messo in gioco la propria vita per il bene comune":
"Grazie per essere intervenuti qui, spero siate arrivati bene nonostante i tanti cantieri in città. La prima notizia che vi do è che sono venuto a piedi, non in bicicletta. La cosa che vorrei dirvi è anche questa: se qualcuno non ce la fa perché a un certo punto si annoia, può uscire e andare a vedere uno dei 40 cantieri in città: oltre a via 29 Maggio e a via Novara ce ne sono un sacco ancora aperti dei quali potremo lamentarci dopo. Chiudo la battuta, che fa riferimento al clima di questi giorni, ma la uso per dire una cosa: che oggi siamo qui a ringraziare a nome di tutta la città quelle persone - alcune sono qui davanti, altre non ci sono più ma le teniamo nel cuore - che alla lamentazione hanno deciso di opporre l'azione. Penso che il filo conduttore che le unisce tutte sia proprio questo: di aver preso in mano il coraggio nella propria vita, anche di fronte a delle sfortune o facendo delle scelte, e di aver deciso di non limitarsi al lamento ma di passare all'azione con uno scopo: il bene comune".
"C'è un filo rosso che unisce tutti i benemeriti"
Il sindaco ha poi proseguito:
"Qualcuno ha detto che oggi premiamo una una squadra di calcio, io vi dico che non è facile selezionare i destinatari delle benemerenze civiche: quest'anno sono arrivate una trentina di candidature ed erano tutte persone validissime, abbiamo dovuto usare dei criteri e uno di questi è stato proprio quello di individuare persone e associazioni che si sono distinte proprio per aver messo in gioco la propria vita, per aver deciso di intraprendere percorsi e fare scelte che li hanno portati a donarsi gratuitamente come volontari oppure a scegliere di fare nella propria carriera professionale qualcosa che ha segnato e segnerà Legnano, a volte anche rinunciando a un poco di se stessi - penso alle carriere professionali di qualcuno che c'è qui - per portare avanti il nome della nostra città, per portarvi il bene. Credo che questo sia il grande filo rosso che unisce tutte le persone e le associazioni che oggi riceveranno la benemerenza. Ma è un filo rosso che caratterizza anche la storia di Legnano: non posso non ricordare oggi che quest'anno stiamo celebrando il centenario di Legnano città e stiamo facendo tanti eventi, molti dei quali organizzati proprio dalle associazioni, dalle realtà vive della città; uno dei tratti che stanno emergendo da tutte le storie che stiamo recuperando è che Legnano è stata ed è uno straordinario laboratorio di solidarietà e comunità, e questo ci viene riconosciuto da chi viene da fuori, molto più di quanto lo riconosciamo noi che ci siamo immersi tutti i giorni. Chi viene da fuori dice: 'Sindaco, si respira che questa non è una città come tutte le altre nella provincia di Milano'".
"Legnano ha qualcosa che le altre città non hanno"
Così ha concluso Radice:
"Legnano non è Milano, ma ha qualcosa che le altre città non hanno. E quel qualcosa siete voi, siete quell'insieme di reti organizzate, di solidarietà e di cura, che creano le comunità nella comunità. Oggi per esempio sono qui rappresentati il mondo del Palio, il mondo della medicina, il mondo delle associazioni solidaristiche, culturali, il mondo della cultura. Sono tutte realtà che creano reti, relazioni, comunità dentro la comunità e si curano della nostra città. E questo è quello che rende e ha reso Legnano lo straordinario laboratorio di cui parlavo prima. A nome di tutta la città vi diciamo grazie e dicendo grazie a voi e riconoscendovi questa benemerenza la riconosciamo in realtà un po' a tutti i legnanesi per lo spirito che abbiamo messo in gioco in questi cento anni".