Respinta la richiesta

Aumenti Tari, no al Consiglio aperto. Tuonano le opposizioni: «Avvisato il prefetto»

Tra i motivi del diniego del presidente del Consiglio comunale rientra il fatto che "la materia tributaria è di competenza nazionale"

Aumenti Tari, no al Consiglio aperto. Tuonano le opposizioni: «Avvisato il prefetto»

Continuano a tenere banco nel dibattito pubblico bareggese gli aumenti della Tassa sui rifiuti. A ritornare sull’argomento sono ancora una volta le opposizioni unite di Pd e Bareggio 2013, che in settimana si sono viste respingere la richiesta di convocazione di un consiglio comunale ad hoc sul tema che fosse aperto agli interventi di tutti i cittadini.

Aumenti Tari, no al Consiglio comunale aperto

Come spiegano in una nota i consiglieri comunali del Pd Lorenzo Zanzottera, Matteo Braga, Giancarlo Lonati e Tina Ciceri e quelli di Bareggio 2013 Monica Gibillini e Davide Casorati, la Giunta comunale aveva nei giorni scorsi «minimizzato l’incremento» delle tariffe, attribuendolo principalmente

«ai sei euro del bonus sociale nazionale. Tuttavia, per numerose famiglie l’aumento reale è ben superiore a questa cifra. È quindi doveroso fornire spiegazioni chiare e trasparenti: i cittadini meritano di sapere perché, nonostante l’impegno collettivo nella raccolta differenziata (che a Bareggio è intorno all’80%), i costi continuano a crescere».

«La nostra richiesta è stata respinta dal Presidente del Consiglio comunale» proseguono i consiglieri, precisando però come quest’ultimo avrebbe «il dovere di convocare la seduta quando a richiederlo è un quinto dei consiglieri comunali come in questo caso». Le opposizioni annunciano nel comunicato di essersi già rivolti al Prefetto di Milano «affinché in sostituzione del Presidente convochi la seduta, come previsto dalla normativa».

«Un’amministrazione trasparente ascolta e risponde ai cittadini. Non ci accontentiamo di spiegazioni sommarie: vogliamo chiarezza, rispetto e risposte concrete. Gli ultimi due consigli comunali aperti ai cittadini che si sono svolti hanno portato successivamente la Giunta ad attivare interventi manutentivi nelle scuole e ha fermato lo spostamento di daini e cervi dal Parco Arcadia. Perché la maggioranza non vuole allora affrontare ora con i cittadini il tema della tariffa rifiuti?» concludono.

La replica del presidente del Consiglio comunale

Ma perché non è stata accolta la richiesta delle minoranze consiliari? La risposta è nelle motivazioni fornite dal presidente del Consiglio comunale Angelo Cozzi, secondo il quale una seduta specifica sulla Tari non può essere convocata poiché

«la materia tributaria inerente la macro voce del Titolo I dell’entrata del bilancio comunale è di competenza nazionale» e perché «la Tari è istituita in forza di legge e il Comune di Bareggio, al pari di tutti gli enti locali, è stato chiamato ad approvare in Consiglio comunale un piano tariffario e delle tariffe anche in forza dei provvedimenti dettati da un’Autorità Indipendente Arera».

Nel motivare il diniego, Cozzi aggiunge inoltre che:

«Tutti i cittadini possono beneficiare di un apposito sportello Tari, disponibile a fornire il supporto e i chiarimenti necessari in materia. Di fatto la deliberazione di Consiglio n. 23 del 16 aprile 2025 ad oggetto “Piano Tariffario TARI 2025” è stata preliminarmente illustrata e discussa nella seduta della Commissione Finanza e programmazione del 9 aprile 2025 e rispecchia la votazione democratica dei Componenti dell’Organo, che hanno analizzato e discusso il provvedimento».

Secondo il presidente del Consiglio comunale infine:

«Non risultano presentate alla proposta depositata agli atti del Consiglio delle osservazioni da parte di gruppi consiliari e/o da singoli consiglieri. Inoltre il provvedimento alla data odierna risulta stabilizzato, non essendo stato presentato alcun ricorso al Tar e di conseguenza è stato ritualmente pubblicato nell’apposito portale telematico del Ministero dell’Economia e delle Finanze».