Assoluzione in appello per l'ex sindaco di Legnano Fratus
I tre ex amministratori pubblici legnanesi erano stati travolti dall'operazione Piazza pulita nel maggio 2019
Assoluzione. E' la sentenza del processo di appello per l'ex sindaco di Legnano Gianbattista Fratus, il suo vice Maurizio Cozzi e l'ex assessore alle Opere pubbliche Chiara Lazzarini.
Assoluzione in appello per l'ex sindaco di Legnano Fratus
I tre ex amministratori pubblici legnanesi erano stati travolti dall'operazione Piazza pulita nel maggio 2019 ed erano finiti alla sbarra al Tribunale di Busto Arsizio con l'accusa di aver manipolato concorsi per posizioni dirigenziali in seno al municipio e a società a esso collegate (a Fratus era stata contestata anche la corruzione elettorale in sede di ballottaggio).
Due anni e due mesi di carcere per Fratus, due per Cozzi e un anno e tre mesi per Lazzarini: questo era stato, al termine del processo di primo grado, il verdetto del giudice Daniela Frattini, la quale aveva sostanzialmente sposato l’impianto accusatorio, che ricostruiva «un sistema collaudato e condiviso da tutti, volto a colonizzare quasi in maniera feudale gli incarichi nelle partecipate e nella pubblica amministrazione».
Si erano sempre dichiarati innocenti
L’obiettivo? «Il potere e il controllo capillare - aveva spiegato il pubblico ministero Nadia Calcaterra - “O si fa quello che diciamo noi, o si va a casa”». Per tutti e tre erano arrivate anche una multa (rispettivamente di 400, 500 e 300 euro) e l’interdizione dai pubblici uffici (per un anno e otto mesi, due anni e un anno). Gli imputati si sono sempre dichiarati innocenti e, durante il dibattimento di primo grado, le difese hanno sostenuto che quelle contestate non erano gare, ma procedure idoneative, volte solo ad accertare che i candidati fossero in possesso dei requisiti necessari a svolgere al meglio il ruolo per il quale si proponevano, e che ogni azione dei tre ex amministratori legnanesi era tesa esclusivamente a individuare le persone «più competenti, capaci e preparate» a ricoprire un determinato ruolo.
Lo scorso 16 giugno, al processo d'appello, il sostituto procuratore generale della Corte d’Appello di Milano aveva chiesto l’assoluzione dei tre imputati, confermando invece, per il solo primo cittadino, la richiesta di condanna per corruzione elettorale, reato per il quale è stato però chiesto il minimo della pena. Oggi la Seconda sezione penale della Corte d'appello ha pronunciato sentenza di assoluzione ex articolo 530, e ha fatto cadere anche le accuse di corruzione elettorale a carico di Fratus.
Esulta la Lega per la sentenza d'appello
Ad esultare, oltre ai diretti interessati, sono stati anche i componenti della Lega di Legnano che hanno voluto sottolineare quanto Fratus e le altre due persone coinvolte avessero passato in questi anni:
"Le scuse non bastano - fanno sapere dalla Lega - Sono passati cinque lunghissimi anni. Alla fine, la verità, tenace, è riuscita ad emergere. Non è sempre scontato che il castello di accuse costruite ad arte, dopo aver distrutto il nemico politico, si accartocci su se stesso crollando. Ci è voluta molta pazienza abbinata alla professionalità dei legali per sgretolare un pezzo per volta le infamanti accuse. Per noi è finita così, con una sentenza di assoluzione, non grazie a qualche cavillo procedurale, ma con una piena e cristallina certificazione di non colpevolezza. Gianbattista è innocente, nei siamo felice, ne eravamo sicuri sin dal primo giorno. Nel frattempo un uomo per bene è stato distrutto. Sicuramente sul fronte pubblico, il fango ha fatto il suo effetto, ma quello che più ci lascia amareggiati è che questa disavventura, figlia di una esigenza esclusivamente politica, ha colpito nell’intimo gli equilibri di una famiglia. Niente tornerà come prima. Il dolore, la paura, lo sconforto patiti in questi lunghi anni non potranno essere risarciti. Il vero limite del nostro sistema giudiziario è che di fronte anche ad un errore enorme nessuno pagherà. Vi è assoluto bisogno di maggiore garantismo, bisogna lavorare per l’affermazione di una vera civiltà giuridica. Eravamo in prossimità delle elezioni europee del 2019. Evidentemente serviva un colpo di scena. E così che si è iniziato a pianificare un bel arresto ad orologeria, di quelli che finiscono su tutte le prime pagine. Servono indizi di reato e quindi si va a raccogliere un bel pacchetto di intercettazioni che selezionate ad arte, costituisco le solide fondamenta dell’accusa. Tutto questo cemento ci ha messo ben cinque anni per trasformarsi in carta pesta. Nel frattempo l’interesse pubblico è stato fortemente messo in discussione, Legnano ha dovuto rinunciare ad un sindaco onesto, ha subito la nomina di un commissario incapace di gestire le priorità della città ed è andata ad elezioni amministrative piena del fango generato da accuse infondate. Sono stati e continuano ad essere anni bui, il peccato originale nasce negli uffici di un magistrato che dovrebbe servire il paese e che nel migliore dei casi ha commesso gravi errori. Siamo sicuri che nessuno dei paladini della giustizia, quelli che prontamente sono scesi in piazza o hanno costituito comitati per la legalità, avrà l’onestà di scusarsi per le ingiurie gratuite sprecate all’indirizzo di un uomo onesto. A distanza di cinque anni sul fronte della magistratura poco è cambiato, anzi, continuano ad emergere episodi estremamente preoccupanti. Troppo spesso chi dovrebbe essere super partes risulta militante. A breve le elezioni europee torneranno ad occupare l’attenzione mediatica. Vi auguriamo di non subire quello che è capitato a noi. Ringraziamo Gianbattista per essere riuscito a resistere".
La soddisfazione anche della consigliera regionale Scurati
L’ex primo cittadino di Legnano Gianbattista Fratus è stato assolto da tutte le accuse, compresa quella di corruzione elettorale per le amministrative del 2017. In merito è intervenuto il Consigliere regionale della Lega Silvia Scurati.
“Sono felice per l’assoluzione in appello dell’ex Sindaco Fratus, una persona perbene e soprattutto un amico sul quale io, come tanti altri, non abbiamo mai avuto dubbi. Un’ottima notizia che conferma però, ancora una volta, la strumentalizzazione di certe inchieste che hanno rovinato per anni carriere politiche e avuto la conseguenza di far cadere l’amministrazione, quella leghista di Fratus, del Comune di Legnano. Per fortuna il tempo è galantuomo, ma qualcuno dovrebbe chiedere scusa” conclude Scurati.
Il segretario provinciale della Lega: "Sempre creduto nella sua innocenza"
“Siamo felicissimi dell'assoluzione di Gianbattista Fratus in appello. Il verdetto conferma quanto sostenuto dalla Lega fin dall'inizio, dimostrando la correttezza dell'operato dell'ex Sindaco di Legnano. La Lega ha sempre creduto nell'onestà di Fratus, sostenendo la sua integrità e difendendo la sua reputazione. Ora che arriva la riprova della sua innocenza, ci uniamo a lui nel festeggiare questo grande risultato. Tuttavia, Legnano ha perso un bravo Sindaco leghista e la macchina mediatica ha fatto il resto per portare la sinistra alla guida della città. Questo è un punto sul quale tutta la politica dovrebbe fermarsi a riflettere. Infine, sarebbe bello che da molti arrivassero le dovute scuse. Purtroppo questi anni di sofferenza a Gianbattista e alla sua famiglia non verranno restituiti”. Lo afferma il segretario provinciale della Lega, Alessio Zanzottera.
Il commento dell coordinatore della Lega, Cecchetti:
“Sono felice per la piena assoluzione pronunciata dalla Corte d’Appello di Milano nei confronti dell’ex sindaco leghista di Legnano Gianbattista Fratus, assolto da tutte le accuse, compresa quella di corruzione elettorale per le amministrative del 2017. Sono felice per la piena assoluzione di un amico, di un galantuomo, di una persona perbene come Fratus, cui il tempo ha restituito giustizia, dopo cinque anni di inferno. Resta l’amarezza che questa giustizia arrivi appunto dopo cinque anni, dopo che la carriera politica di Fratus - che ricordiamo venne arrestato - è stata distrutta, dopo che la Lega ha perso il sindaco di una città importante come Legnano per un’accusa poi risultata infondata”. Lo dichiara l’on. Fabrizio Cecchetti, coordinatore della Lega Lombarda per Salvini Premier.