Approvato in Consiglio comunale a Rho il Piano per l’attuazione del diritto allo Studio. Un documento che mette a disposizione maggiori risorse per la prevenzione dei disturbi specifici dell’apprendimento, per l’assistenza a ragazzi con disabilità e stranieri, per le borse di studio, al fine di premiare un numero maggiore di ragazzi. Il Piano comprende anche nuove progettazioni, come, ad esempio, un progetto sulle competenze Stem e sulla robotica in tutte le scuole, ma anche progetti sull’educazione finanziaria e sull’orientamento scolastico.
Il sindaco: “I ragazzi sono il nostro domani: investire su di loro è quanto di più importante possiamo fare”
«ll Piano offre una lettura del presente e guarda alla costruzione del futuro – afferma il sindaco Andrea Orlandi – Ringrazio l’assessore Paolo Bianchi, i consiglieri comunali, gli Uffici per il risultato raggiunto. I ragazzi sono il nostro domani: investire su di loro è quanto di più importante possiamo fare. L’attenzione alle scuole è costante e sono davvero tanti i progetti messi in campo, per aprire la mente degli studenti, a partire dai più piccoli, e per renderli partecipi della nostra storia e del futuro che ci attende».
L’assessore Bianchi: “Attenzione ai più fragili, per promuovere l’inclusione di chi ha bisogno
Nel corso della sera l’assessore Bianchi ha spiegato quelle che sono le novità più importanti.
«E’ il piano della nostra comunità educante – ha detto Bianchi – Attenzione ai più fragili, per mitigare la dispersione scolastica e promuovere l’inclusione di chi ha bisogni di accompagnamento specifici. Con investimenti importanti e una attenzione particolare a chi ha una disabilità, attraverso il servizio di accompagnamento “Se sei” o i progetti specifici delle scuole paritarie. Un piano che considera fondamentale l’ascolto dei ragazzi, da qui l’investimento nel servizio “time out”, per avere sportelli di ascolto in ogni istituto di ogni ordine e grado. Un piano che punta al consolidamento dei servizi scolastici essenziali, cosa che comporta investimenti su refezione, pre e post scuola ma anche sui servizi estivi. Una scuola che cresce non solo curando gli spazi fisici ma anche interrogandosi costantemente su quale sia il modello di didattica che desideriamo proporre».