Approvata all’unanimità mercoledì pomeriggio dal Consiglio comunale di Ossona la mozione presentata dal gruppo di minoranza «Insieme per Ossona» in merito alla trasmissione in streaming delle sedute e alla loro registrazione e pubblicazione sul sito istituzionale del Comune.
La mozione approvata
«Il Comune, nelle figure di noi tutti consiglieri, dovrebbe favorire la più ampia partecipazione della popolazione alle scelte amministrative attraverso la diffusione delle sedute di Consiglio comunale in quanto vero e principale momento di confronto su temi d’interesse della comunità locale – ha affermato il capogruppo Sergio Garavaglia (nella foto di copertina) – Tutti i consiglieri, secondo i principi costituzionali, devono rispondere a tutti i cittadini del loro operato. Ne consegue che i cittadini devono essere messi nelle condizioni migliori di poter venire a conoscenza dell’attività amministrativa esercitata dalle persone da loro elette e la trasmissione in streaming del Consiglio è una di quelle operazioni che possono favorire la puntuale informazione del cittadino».
Anche la maggioranza si è espressa a favore, in quanto «è uno degli impegni che abbiamo inserito nelle nostre linee programmatiche – ha affermato il sindaco Giovanni Venegoni – Ci impegniamo a farlo nel corso del 2026, compatibilmente con le risorse economiche comunali. Ci vorrà qualche mese perché dobbiamo dotarci della strumentazione idonea per poterlo fare. È un peccato che la passata Amministrazione non abbia utilizzato a questo scopo i circa 78mila euro di fondi Covid che erano stati messi a disposizione della pubblica amministrazione proprio per dotarsi di strumenti tecnologici e che abbiamo, invece, dovuto restituire».

La mozione bocciata
Non è stata approvata invece la mozione di «Insieme per Ossona» riguardante il bene Villa Bosi Meravigli e i rapporti istituzionali ed economici tra il Comune e il Policlinico di Milano Ospedale Maggiore – Fondazione Irccs Ca Granda. «È Impensabile chiedere di donare al Comune il patrimonio immobiliare e arboreo di Villa Bosi, che è importante e ammalorato. La donazione è gratuita, ma servirebbero poi milioni di euro per ristrutturarlo. Con quali fondi? Il Comune non può permettersi di accendere mutui», ha affermato il sindaco esprimendo contrarietà alla mozione. L’Amministrazione si è invece presa «l’impegno di stipulare la convenzione, scaduta con la vecchia Amministrazione, per l’utilizzo degli spazi di Villa Bosi e di sistemare le posizioni reciproche tra il Comune e la proprietà per i pagamenti dovuti».
La novità
Nel corso della seduta il Consiglio comunale ha anche approvato l’adesione all’Azienda speciale consortile Afol Metropolitana, che «da gennaio permetterà di offrire nuovi servizi e opportunità ai cittadini per la ricerca di lavoro, con particolare attenzione alle categorie più fragili, per la formazione professionale, l’orientamento dei giovani e in generale per le politiche lavorative sul territorio», annuncia Giovanni Venegoni.