Anpi scrive al Prefetto: "Il sindaco non ci ascolta"
Il direttivo dell'associazione si scaglia contro il "silenzio" del primo cittadino riguardo la richiesta di posizionare un monumento in memoria del partigiano Leopoldo Gasparotto
Anpi di Turbigo, lettera al Prefetto per il comportamento del sindaco.
Anpi scrive al Prefetto
Ora la sezione dell’Anpi di Turbigo ha deciso di scrivere direttamente al Prefetto di Miano. D a tempo infatti va avanti la "battaglia" tra l’associazione e l’amministrazione comunale. Il direttivo dell’Anpi torna a lamentare la mancata risposta in merito alla richiesta per la posa di un pannello dedicato alla figura di Leopoldo Gasparotto, storico partigiano, nello spazio prospiciente via Volta. "Dopo l’incontro tenutosi nel mese di maggio nell’ufficio del sindaco in cui Bruno Rainoldi, rappresentante del gruppo Percorso della Memoria Storica, costituitosi tra le sezioni Anpi del Castanese e del Magentino, e Giuliano Cipelletti, attuale presidente della sezione turbighese, hanno motivato la richiesta in un clima sostanzialmente distensivo, siamo rimasti in attesa di una risposta che doveva essere fornita dopo doverosa informazione alla Giunta comunale - spiegano dal direttivo dell’Anpi - Il 14 ottobre è pertanto seguito un sollecito e, dopo oltre un mese, abbiamo rivolto un invito alla segretaria comunale di intervenire, sollecitando una risposta nel merito da parte del sindaco (lettera del 30 novembre). Saremmo tentati, a fronte del perdurante silenzio istituzionale, di interpretarlo come assenso, secondo la ben nota espressione giuridica, se non fosse che al governo locale opera un’Amministrazione che disattende o volutamente ignora le richieste dell’Anpi. Si vedano la mancata concessione di una sede, il mancato invito ad un nostro rappresentante di prendere la parola in occasione del 25 aprile durante i discorsi celebrativi, la mancata presenza di un rappresentante dell’Amministrazione agli incontri da noi indetti (fra tutti segnaliamo la serata con don Luigi Ciotti di Libera e il pranzo offerto nel salone Abbà a donne ucraine presenti sul territorio). Una posizione di rifiuto per quanto proponiamo come associazione alla cittadinanza, un atteggiamento di spregio per i valori costituzionali che abbiamo in compito di tramandare ossia libertà, democrazia, solidarietà, antifascismo) una linea divisiva che privilegia gli uni per isolare gli altri. E ciò è tanto più grave per un sindaco che all’atto dell’insediamento ha giurato sulla Costituzione mentre nei fatti manifesta una condotta antidemocratica".
Da qui la decisione: "Pertanto abbiamo deciso di informare della situazione determinatasi a Turbigo gli uffici prefettizi".
La replica del sindaco
"Come Giunta non abbiamo ancora preso una decisione riguardo questa tematica - afferma il sindaco Fabrizio Allevi - Non c’è assolutamente l’intenzione di negare la richiesta, è proprio mancato il tempo materiale. Sicuramente troveremo un momento in questi giorni per discuterne; capisco le necessità dell’Anpi ma ci sono tante altre problematiche come il caro energia, il riscaldamento e il bilancio comunale che ci stanno sovrastando. Stiamo cercando di porre rimedio a queste situazioni, non è che non ci sia attenzione verso l’Anpi ma la priorità assoluta va verso i cittadini. Si tratta sicuramente di una mancanza da parte nostra a cui porremo rimedio".