Accuse in Consiglio comunale: la maggioranza se ne va, seduta sospesa
Il consigliere della Lega Daniela Laffusa ha accusato il padre di un esponente della maggioranza di "non rispettare le norme di conferimento dei rifiuti"

Accuse in Consiglio comunale, scoppia la polemica a Legnano.
Consiglio comunale: seduta sospesa
Una seduta decisamente rovente quella di ieri sera a Legnano. Il caos è scoppiato quando l'assemblea stava discutendo il tema della Tariffa puntuale. E' qui che il consigliere di minoranza della Lega Daniela Laffusa ha lanciato un'accusa a Simone Bosetti, della maggioranza: seconda la leghista il padre di Bosetti sarebbe "il primo a non rispettare le nuove direttive sul conferimento dei rifiuti". Da qui l'abbandono dell'aula da parte della maggioranza, cosa fatta anche da Fratelli d'Italia. Presenti erano rimasti solo Laffusa, Amadei e Munafò con la restante parte dell'opposizione già assenti da inizio seduta. Il risultato? Niente numero legale e Consiglio sospeso.
La protesta della maggioranza
Come detto, la maggioranza ha lasciato l'aula per protesta:" Ieri sera il Consiglio comunale della città di Legnano ha subito un grave attacco al suo ruolo di istituzione cittadina - commentano le forze che sostengono il sindaco Lorenzo Radice - In seduta pubblica, durante la discussione di una mozione, la consigliera della Lega Laffusa ha diffamato il padre di un consigliere comunale della maggioranza al solo scopo di fare becero populismo. La costante aggressione dell'avversario politico, i continui attacchi a livello personale a solo scopo intimidatorio, niente hanno a che fare con il libero confronto di idee ma sono purtroppo diventati una triste costante di questi anni. Ieri è stato toccato il punto più basso di questa consiliatura che arriva a seguito di tante azioni ingiuriose mosse dai banchi del Consiglio. Ora basta!
Come forze di maggioranza non siamo più disposti a tollerare tutto ciò e per questo motivo ieri sera abbiamo deciso di abbandonare l'aula, insieme a parte della opposizione, come segno di protesta e di rispetto dell'istituzione. Ma la Lega di Legnano si sente davvero rappresentata da questo modo violento di fare 'politica'? Quanto ancora rimarrà in silenzio rispetto a questi comportamenti vergognosi e indegni messi in atto dai propri esponenti politici?".