"Accordo di Governo? Me ne vado"
Dichiarazione shock del consigliere leghista Franco Bertarelli.
Franco Bertarelli ci ha abituato a uscite fuori dagli schemi. Ma questa volta la sua dichiarazione è shock: "Se scatta l'accordo di Governo Lega-5 stelle, lascio il partito e il Consiglio".
Accordo "fatale"
"Martedì sera, a termine di una riunione della sezione della Lega di Magenta convocata per comunicare ai militanti l’attività svolta dai due assessori leghisti (Simone Gelli e Luca Aloi) nel primo anno della giunta Calati, ho preso la parola per mettere al corrente il segretario di sezione Kevin Bonetti della mia intenzione di lasciare la Lega (e conseguentemente, per correttezza, il mio seggio in Consiglio comunale), qualora il patto di governo tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio dovesse andare a buon fine. Ritengo infatti che il Movimento 5Stelle rappresenti quanto di peggio, al di là delle buone intenzioni, la politica italiana abbia prodotto negli ultimi anni, per impreparazione ed incompetenza", ha detto Bertarelli.
I dubbi
"Sono convinto del fatto che il mix “reddito di cittadinanza” e “Flat Tax” siano difficili da proporre singolarmente, impossibili se abbinati: determinerebbero, a mio avviso, un insanabile deficit di bilancio. Inoltre, mentre la Flat Tax avrebbe un ritorno positivo dopo adeguato intervallo temporale, il reddito di cittadinanza avrebbe, in termini di bilancio un effetto disastroso e probabilmente incrementerebbe il lavoro nero. Penso che non sia il caso di nominare un altro presidente del Consiglio non eletto e non politico quale Giuseppe Conte, tecnico che si vedrebbe continuamente strattonato tra Salvini e Di Maio", dice l'ex sindaco.
"Non tradiamo gli elettori"
"Ritengo che i parlamentari della Lega, eletti in collegi uninominali coi voti determinanti di Forza Italia e Fratelli d’Italia, non possano tradire l’elettorato, anche dopo il “placet” di Berlusconi, alleandosi coi 5 Stelle. Trovo impensabile che un partito di centrodestra possa solo prendere in considerazione l’alleanza coi no-TAV e no-TAP. Ritengo che si debba andare in Europa a muso duro, ma con un bilancio dello stato credibile quanto meno in proiezione futura", chiosa. Vista la chiamata al Colle di Conte, le dimissioni di Bertarelli potrebbero essere imminenti...