Accoglienza: Legnano proroga l'accordo con la Prefettura
"È fondamentale mantenere attiva questa rete di accoglienza alla luce delle situazioni di incertezza che interessano il quadro geopolitico"
L’amministrazione comunale di Legnano, in qualità di ente capofila dell’ambito Altomilanese, ha prorogato l’accordo di collaborazione con la Prefettura di Milano per la gestione dell’emergenza ucraina, come da richiesta della Prefettura stessa alla luce di due fattori; il perdurare del conflitto in Ucraina e l’afflusso di migranti attraverso le rotte del Mediterraneo.
Accoglienza: Legnano proroga l'accordo con la Prefettura
Va ricordato, a questo proposito, che l’accordo originario, riferito all’accoglienza dei profughi ucraini, era stato integrato nell’aprile 2023, grazie alla disponibilità dei sindaci del Piano di Zona Alto Milanese e a seguito di interlocuzioni avute con la stessa Prefettura, estendendo la Rete territoriale di accoglienza straordinaria Alto Milanese anche ai profughi provenienti da Paesi terzi rispetto all’Ucraina. Nel settembre 2023 il sindaco Lorenzo Radice aveva poi firmato con l’allora prefetto Renato Saccone l’appendice dell’accordo con l’ampliamento del numero dei posti della struttura “CAS Cadorna” e l’impegno della Prefettura a non attivare ulteriori strutture di accoglienza nel territorio del Comune di Legnano. Il numero massimo di posti nei Centri di accoglienza Straordinari nei 22 Comuni dell’Altomilanese è stato stabilito in 150 complessivi.
Le dichiarazioni del sindaco Radice
Dichiara il sindaco Lorenzo Radice:
«È fondamentale mantenere attiva questa rete di accoglienza alla luce delle situazioni di incertezza che interessano il quadro geopolitico e che ci vedono ormai regolarmente esposti a nuove ondate migratorie: nel periodo pre covid dalla Siria e dal Nord Africa, dal 2022 dall’Ucraina e, da allora, da un flusso da Paesi diversi che non si è mai interrotto e che vede persone raggiungere l’Italia non soltanto via mare, ma anche via terra e in aereo. Quello della migrazione, del resto, è un fenomeno con cui dobbiamo abituarci a convivere perché, da sempre, gli uomini sul nostro pianeta si sono spostati non soltanto per sopravvivere, ma anche in cerca di occasioni per vivere meglio».
Un'accoglienza diffusa dei migranti
Aggiunge la vicesindaco Anna Pavan:
«Proseguiamo con l’attività di accoglienza nei CAS in forza del prezioso impegno della sezione cittadina della Croce Rossa, che ringrazio per saper gestire, in viale Cadorna, una partita estremamente delicata in modo efficace e anche le diverse associazioni che, con le loro iniziative a favore degli ospiti, ne facilitano l’integrazione. I buoni risultati di questa attività dimostrano l’importanza di due fattori: la modalità diffusa di accoglienza delle persone e la gestione dei centri da parte di soggetti competenti e preparati come la Croce Rossa e le altre realtà locali con cui da anni collaboriamo. È grazie a questi elementi che l’accoglienza, nel tempo, si rivela sostenibile per la comunità del territorio e diventa realmente inclusiva per gli ospiti».
La situazione numerica nei Cas del territorio vede attualmente, nella struttura di viale Cadorna gestita dalla Croce Rossa, 58 ospiti su 60 posti disponibili, con 38 persone provenienti da Paesi africani e 20 da Paesi