Abbiategrasso, Arrara: "Ecco perché non mi candido più"
Di seguito la lettera con la quale il sindaco Pierluigi Arrara annuncia, a sorpresa, che non si ricandiderà.
Care e cari abbiatensi,
Per oltre venticinque anni ho messo al servizio della città di Abbiategrasso la mia esperienza nata nel mondo dell'associazionismo e del volontariato e per cinque anni ho avuto l’onore di fare il Sindaco. È stata un’esperienza senz’altro impegnativa, per via della complessa epoca storica in cui abbiamo
operato,ma bellissima, perché abbiamo visto questa città crescere e migliorare, ottenendo importanti traguardi.
Abbiamo rivisto un piano regolatore del territorio molto espansivo e degradante per la città, cancellando gli insediamenti del centro commerciale e riducendo il consumo di suolo, in favore di una valorizzazione di commercio e centro cittadino. Abbiamo rimosso l’eternit da undici stabili comunali, riconvertendolo in fotovoltaico, ma soprattutto abbiamo mantenuto sempre viva l’attenzione e la tutela alle fasce più deboli e,sia pure in anni di fortissimi tagli, non abbiamo mai ridotto i servizi di welfare.
Insieme agli amici dell’amministrazione comunale e ai miei compagni di partito, ho riflettuto a lungo sul mio futuro per la città di Abbiategrasso e ho deciso che non mi proporrò per un secondo mandato. La mia decisione deriva in parte da ragioni personali strettamente legate alla sfera familiare e lavorativa,ma soprattutto dalla volontà di far emergere nuove idee e nuove alleanze, capaci di andare oltre i personalismi.
Dopo tanti anni di politica al servizio della mia città, l’auspicio è che il mio passo indietro possa servire a lasciare spazio a nuove leve, soprattutto giovani, che possano proseguire con determinazione, passione ed entusiasmo, il lavoro intrapreso in questi anni.
Farò il sindaco fino all’ultimo giorno del mandato amministrativo e offrirò il mio supporto a chi verrà dopo di me, affinché Abbiategrasso possa continuare a crescere con un progetto di futuro e buon governo.
Ringrazio tutta la città e in particolare i ragazzi e le ragazze delle scuole, per l'affetto dimostrato, con cui ho condiviso la bellezza di una comunità viva e della politica.