Sindacati contro il decreto del Governo. E i metalmeccanici vanno verso lo sciopero generale

"Alcune attività consentite non sono essenziali. Il valore della vita e della salute non ha prezzo e non può essere barattato con nessuna ragione economica".

Sindacati contro il decreto del Governo. E i metalmeccanici vanno verso lo sciopero generale
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Il decreto emesso domenica 22 marzo 2020 dal Governo non piace ai sindacati confederali. E si profila lo sciopero generale.

Sindacati contro il decreto del Governo

“Alcune attività consentite non sono essenziali. Il valore della vita e della salute non ha prezzo e non può essere barattato con nessuna ragione economica”.

I sindacati confederali non ci stanno  e contestano le decisioni prese ieri sera, domenica 22 marzo, dal Governo che, a differenza di quanto annunciato il giorno prima dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte  alle parti sociali e al Paese, ha preso decisioni che lasciano aperte ancora molte attività che le organizzazioni sindacali considerano non essenziali.

Il provvedimento assunto  assunto questa sera (in ragione delle forti pressioni esercitate dalle associazioni d’impresa, a partire da Confindustria, che anziché privilegiare la vita e la salute delle persone, hanno scelto ancora una volta il profitto e l’economia) inserisce tra le attività d’impresa da considerarsi essenziali una serie di attività di vario genere che di essenziale, strategico e
necessario in questa emergenza non hanno nulla, con l’effetto di ridurre ai minimi termini il
numero delle lavoratrici e dei lavoratori di aziende non essenziali che lunedì mattina (oggi ndr)
potrebbero rimanere a casa”, rimarcano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della Lombardia, rispettivamente Elena LattuadaUgo Duci Danilo Margaritella.

“Il valore della vita non ha prezzo”

“Lo ripetiamo da settimane – continuano i sindacalisti –  così non si può! Il valore della vita e della salute non ha prezzo e non può essere barattato con nessuna ragione economica, lo stesso protocollo sottoscritto una settimana fa a difesa della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro non è stato ovunque applicato con rigore e puntualità.

“Se questo vale su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di prevenire l’estensione dei contagi, tanto più è vitale in Lombardia, dove si tratta di invertire ‘senza se e senza ma la drammatica condizione della crescita costante dei contagi, dei ricoveri, dei morti che stiamo
subendo, tra cui sempre più lavoratrici e lavoratori.

“Per questo, nel raccogliere l’invito dei tre segretari generali nazionali di Cgil, Cisl Uil al rispetto delle intese e alla mobilitazione generale nei settori di attività non indispensabili, crediamo che sia necessaria già da domani una forte iniziativa delle RSU e delle strutture
categoriali territoriali affinché vi sia la chiusura delle attività aziendali non essenziali in questa fase di emergenza”

Verso lo sciopero generale dei metalmeccanici

Ai confederali si sono uniti anche i sindacati dei metalmeccanici che stamattina, lunedì 23 marzo 2020, hanno emesso una nota:

Fiom, Fim e Uilm della Lombardia dichiarano, e sostengono, fin da ora, ogni possibile azione di mobilitazione e contrasto per impedire che l’esercizio di questa scelta costringa lavoratrici e lavoratori di attività non strettamente indispensabili a dover continuare a recarsi al lavoro.

L’elenco delle aziende essenziali deve ricomprendere solo quelle attività strettamente necessarie e indispensabili per il funzionamento del Paese e non deve lasciare margini di interpretazione e discrezionalità: le aziende che svolgono attività non essenziali devono chiudere e i loro dipendenti poter stare a casa
Per questo, nelle aziende appartenenti ai settori che non rispondono alle caratteristiche di attività essenziali e, in ogni caso, in tutti quei luoghi di lavoro dove non ricorrano le condizioni di sicurezza definite nel Protocollo condiviso del 14 marzo 2020, a partire dal 23 marzo 2020, si agirà con lo sciopero già dichiarato dalla categoria a livello nazionale il 20 marzo scorso. Nelle prossime ore comunicheremo le modalità dello sciopero.

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