Interrogazione parlamentare a sostegno dei lavoratori della Fpt Industrial
Presentata un'interrogazione a firma dell'onorevole Valentina Barzotti per riportare sul tavolo del Minsitro del Lavoro la situazione dei lavoratori della Fpt Industrial di Pregnana Milanese.
La situazione Fpt Industrial al Palamaento
Un’interrogazione parlamentare, a firma dell’onorevole Valentina Barzotti (M5S), per riportare sul tavolo del ministro del Lavoro il futuro dei lavoratori della Fpt Industrial di Pregnana Milanese. Spiega Barzotti (M5S):
«Le scelte imprenditoriali fin qui perpetuate sono avvenute a totale discapito dei lavoratori e delle lavoratrici del sito di Pregnana Milanese. Dopo tre anni questi professionisti sono ancora in totale balia dell’ azienda. Infatti l’intento di rendere più attrattivo il sito, al fine di incentivare investitori esterni a rilevare l'aria purtroppo non si è concretizzato. Motivo per cui abbiamo interrogato il Ministro del Lavoro, per chiedere se sia a conoscenza di quanto sta succedendo e cosa intenda fare per supportare i lavoratori e le lavoratrici coinvolte nell’operazione in oggetto e non ancora ricollocati».
Il 10 febbraio 2022 la Società ha avviato la procedura di licenziamento collettivo ex art. 4, legge 23.7.1991 n. 223 nei confronti degli 80 dipendenti. La FPT Industrial ha provveduto a febbraio 2023 a formalizzare un’ulteriore proposta di trasferimento, a tutti i lavoratori del sito di Pregnana. Questi dovranno comunicare all’azienda, entro il 31 marzo 2023, l’accettazione o il rifiuto del trasferimento, che, se accettato, avverrà al più tardi con effetto dal 1° maggio 2023.
Massimo impegno per i 45 lavoratori
Nel frattempo le rappresentanze sindacali hanno chiesto alla Regione Lombardia e all’azienda il massimo impegno per trovare una soluzione ai circa 45 lavoratori e lavoratrici che, in caso di licenziamento, non riusciranno a raggiungere la pensione e che ancora non hanno trovato una ricollocazione in altre aziende.
Nicola Di Marco (Capogruppo M5S Lombardia):
«A nostro avviso il sito merita di essere riqualificato. Non appena le Commissioni regionali saranno operative torneremo a far pressione in Commissione Attività Produttive, attraverso atti, affinché il Consiglio regionale ponga la massima attenzione sulla vicenda. Questi lavoratori hanno già subito una vera e propria odissea, adesso è il momento che le Istituzioni trovino una soluzione».