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Distretto del Commercio di Inveruno: 630.000 euro dalla Regione

Attraverso il nuovo ‘Distretto del Commercio’ si apre così la possibilità di partecipare a bandi per ottenere risorse dedicate

Distretto del Commercio di Inveruno: 630.000 euro dalla Regione
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Il Distretto del Commercio che vede come capofila Inveruno ha ottenuto da Regione Lombardia 630mila euro di finanziamento.

630mila euro per il distretto di Inveruno

Nel novembre 2021 Regione Lombardia ha ufficialmente riconosciuto il ‘Distretto del Commercio’ a cui aderiscono Inveruno (capofila), Arconate, Bernate Ticino, Buscate, Cuggiono e Magnago. L’approvazione da parte dell’ istituzione regionale è stata immediata, del 15 novembre dello scorso anno, a certificare la bontà di un progetto di rilancio del tessuto commerciale locale e di nuove modalità di fare rete nel territorio.

“Un progetto creato in stretta collaborazione con la Confcommercio e Camera di Commercio, che non ha carattere protezionistico verso le piccole realtà commerciali ma che, al contrario, promuove una stretta collaborazione in un contesto di libero mercato – spiega Sara Bettinelli – Una grande soddisfazione per un percorso territoriale a supporto delle attività commerciali di prossimità”.

Attraverso il nuovo ‘Distretto del Commercio’ si apre così la possibilità, tra le altre, di partecipare a bandi per ottenere risorse dedicate. Ora, a distanza di solo un anno, una notizia davvero importante: Regione ha riconosciuto il
progetto presentato dal Distretto come eccellenza ed ha concesso un contributo di 630 mila euro, compreso 200mila euro del bando per le imprese.

Come saranno suddivisi i finanziamenti

Per quanto riguarda l’erogazione acconto 2022 sarà così suddiviso:

- Acconto di 400 mila euro in conto capitale per le opere dei Comuni
- Acconto di 11.052,64 euro per le spese correnti.

Piena soddisfazione da parte di tutti i Sindaci coinvolti per questo importante traguardo, centrato al primo colpo!

“Riuscire ad intercettare così tante risorse, in un momento storico come quello attuale, vuol dire davvero provare a dare una visione di prospettiva e fiducia per il rilancio del commercio locale”.

Ma cosa verrà attuato nello specifico? Il Distretto del Commercio dell’Alto Milanese, istituito nel 2021, comprende 6 Comuni con una popolazione di poco superiore a 40.000 abitanti.

Situato a circa 30 Km da Milano e poco più di 20 Km dall’Aeroporto di Malpensa, il territorio del DID si caratterizza per la presenza di risorse ambientali e paesaggistiche (Parco del Ticino, Naviglio Grande, PLIS delle Roggie, Canale Villoresi) e per il ricco patrimonio storico-culturale (Canonica Agostiniana Lateranense e Palazzo Visconti a Bernate Ticino; Parco e Villa Annoni a Cuggiono, Villa Clerici a Castelletto di Cuggiono, Parco e Villa Tanzi Mira ad Inveruno).

“Quello dell’Alto Milanese è un sistema economico avanzato, dove il commercio risulta il secondo comparto per numero di imprese ed occupati, anche se nell’ultimo decennio il settore ha registrato una significativa flessione, evidenziando alcune criticità specie per i piccoli negozi di vicinato a conduzione familiare – commenta Sara Bettinelli – ecco allora che adesso è tempo di guardare ad un futuro diverso, più digitale e innovativo”.

Gli obiettivi del progetto

Il progetto 2022-2024 del Distretto intende pertanto intervenire in risposta alle attuali sfide del settore commercio ed ai fabbisogni emersi dall’analisi socio-economica e dal confronto con gli operatori locali, con i seguenti obiettivi:

1) Migliorare l’attrattività e qualità degli spazi cittadini a vocazione commerciale;
2) Sostenere la competitività, l’innovazione e transizione digitale delle imprese;
3) Promuovere la visibilità e l’offerta commerciale del Distretto.

Per tradurre in concreto tale strategia, sono stati quindi individuati 27 Interventi raggruppati in tre Misure:

1) qualità dell’arredo urbano e degli spazi pubblici del DID; 2) competitività delle imprese e transizione digitale; 3) Promozione del Distretto. L’investimento complessivo del progetto ammonta a oltre 1,26 milioni di euro: il 35% destinato ad interventi pubblici per la qualità e l’arredo urbano, il 23% per la competitività e transizione digitale delle imprese, e circa il 42% per gli eventi la promozione del Distretto.

La strategia del DID si focalizza sui temi dell’innovazione e transizione digitale del sistema commerciale (5 interventi, oltre 280 mila euro di investimenti pari al 23% del totale): si prevede un pacchetto di interventi integrati volti ad informare i negozianti su come le tecnologie digitali possano migliorare le loro attività; ad aiutare i negozianti ad acquisire le competenze e conoscenze digitali; a testare e scegliere le tecnologie e soluzioni adeguate; si prevede altresì un’azione complementare per l’educazione digitale dei cittadini e consumatori in materia di nuove tecnologie digitali, commercio elettronico, servizi digitali della PA.

Il riuso dei locali sfitti

Il Distretto dedica particolare attenzione all’erogazione di servizi comuni attraverso una serie di interventi rivolti sia alle imprese che ai consumatori (anche per target specifici di destinatari come giovani e anziani) con un investimento complessivo superiore a 100 mila euro (circa l’8% del totale), di cui il 70% per la realizzazione della piattaforma web delle imprese del Distretto, il rimanente 30% per azioni di sistema servizi di accompagnamento alla transizione di digitale, di informazione e formazione delle imprese unitamente all’intervento di educazione digitale per i cittadini.

A completamento del progetto il Distretto intende intervenire sul tema del riuso degli spazi commerciali sfitti attraverso un’azione pilota e ricerca-azione che prevede la mappatura dei locali sfitti, l’attivazione di un tavolo tematico con gli operatori (proprietari, agenzie immobiliari, imprese, nuove imprese/investitori) per l’elaborazione di un piano di intervento, l’analisi di casi di successo e best practices, la creazione banca dati online per “matching” della offerta/domanda di spazi sfitti, l’analisi di misure urbanistiche e/o fiscali volte a facilitare il riuso degli spazi e presidiare la qualità degli spazi urbani.

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