Confcommercio Alto magentino: nel direttivo eletto anche Alemani del Forno Ambrosiano
Per questa prestigiosa occasione Confcommercio Alto Magentino ha presentato la candidatura dello storico Forno Ambrosiano di Magenta
Il Cavalier Luigi dello storico Forno Ambrosiano di Magenta è stato eletto nel consiglio direttivo di Confcommercio Alto Magentino.
Confcommercio Alto magentino: nel direttivo eletto anche Alemani del Forno Ambrosiano
Lunedì 25 Novembre scorso l’Assemblea del Gruppo Club Imprese Storiche di Confcommercio Milano ha proceduto, presso l’importante location della Sede di Corso Venezia a Milano, all’elezione del nuovo Consiglio Direttivo, avvenuta per volontà dell’assemblea stessa per acclamazione, Organo che sarà in carica nel quinquennio 2024 - 2029.
Per questa prestigiosa occasione Confcommercio Alto Magentino ha presentato la candidatura dello storico Forno Ambrosiano di Magenta, realtà associata che vede quale referente il cav. Luigi Alemani, che riveste anche il ruolo di Presidente della Organizzazione Territoriale di Confcommercio. Con l’elezione del Presidente Alemani, Confcommercio Alto Magentino entra, pertanto, a pieno titolo nel Club che raggruppa le massime eccellenze storiche Iscritte a Confcommercio di Milano, realtà queste che costituiscono un vero e proprio tesoro per i territori di Milano, Lodi, Monza e Brianza.
Le parole di Alemani
“Sono veramente orgoglioso per questa elezione, non tanto per prestigio personale quanto piuttosto per l’importante segnale di attenzione a questo prezioso comporto di imprese che Confcommercio da diversi anni rivolge a questi imprenditori e, in questo modo, al nostro territorio - dichiara il Presidente Luigi Alemani. Entrare nel Consiglio Direttivo del Gruppo Club Imprese Storiche testimonia la forte presenza e rilevanza del nostro tessuto commerciale all’interno del mondo Confcommercio. Attraverso la mia candidatura - prosegue - ho voluto anche valorizzare la storia del Forno Ambrosiano che mi fregio di rappresentare e, soprattutto, la figura di Don Cesare Tagella che nel lontano 1908 decise di dare vita a questo forno per migliorare le condizioni di vita dei contadini del tempo. Per contrastare le modestissime condizioni di quella gente - spiega Alemani - Don Tagella ebbe l’idea di realizzare un Forno Cooperativo in cui si garantiva un pane ben cotto e dove il costo corrispondeva alla quantità della pasta. Durante i periodi di carestia e delle Guerre Mondiali, il forno divenne un punto di riferimento imprescindibile della solidarietà magentina. Dalla sua fondazione - conclude - il Forno Cooperativo Ambrosiano ha conosciuto un lento ma costante sviluppo fino a rappresentare, oggi, una delle realtà più conosciute non solo a Magenta ma nell’intero territorio circostante, realtà apprezzata anche per le innumerevoli iniziative realizzate in sinergia con le varie Organizzazioni tra le quali, ovviamente, la nostra Confcommercio Alto Magentino e le attività commerciali del territorio”.
Le parole del direttore Simone Ganzebi
“Sono ovviamente contento per il nostro Presidente e per la nostra Confcommercio Alto Magentino - ha dichiarato il Direttore di Confcommercio Alto Magentino, Dott. Simone Ganzebi – soprattutto perché questo consentirà, ancor di più, di proiettare sul territorio, nei nostri Comuni, quella ulteriore e doverosa attenzione che desideriamo indirizzare a queste preziose realtà imprenditoriali storiche che rappresentano un vero e proprio valore ed un fondamentale esempio cui, le giovani attività dovrebbero indirizzare il giusto ascolto. Il permanere sul mercato da più di 100 anni oggi è una vera e propria rarità, segno di elevatissima capacità, visione ma, soprattutto, tanto impegno e tanta passione. Ecco perché questo questi valori saranno il fondamento sul quale, nel prossimo futuro, sicuramente ragioneremo per ideare e generare incontri tra questi titolari con la loro esperienza, conoscenza e le nuove leve imprenditoriali, i giovani start-upper con il loro entusiasmo e desiderio, in maniera tale da garantire una sorta di continuo passaggio di quella che, anche in un mondo sempre più digitale e poco reale, è l’unica leva che garantisce successo, ovvero la passione”.