L’appuntamento di “Iniziativa donna” è per sabato 11 ottobre alle 17:30 nella bella cornice di Tutta Colpa di Ipazia (Vicolo Cortazza, 10 – Abbiategrasso) con Valeria Palumbo che ci parlerà di Anna Maria Mozzoni.
Un pomeriggio dedicato alla figura di Anna Maria Mozzoni
Chi è Anna Maria Mozzoni
È forse la figura più importante della vita politica italiana e internazionale fra Otto e Novecento. Il suo impegno teorico, civile, politico disegna una biografia di grandissima vitalità e instancabile lavoro, fatta di scritti, relazioni e incontri, confronti, studio.
Anna Maria – Marianna all’anagrafe – nasce in una famiglia colta, di origini aristocratiche, ma di modesta ricchezza. Sua madre, Delfina Piantanida, appartiene all’alta borghesia milanese, mentre il padre Giuseppe è un ingegnere architetto. Le spese sostenute per gli studi dei due figli maschi più grandi spingono il padre, di idee risorgimentali e liberali, a far entrare la figlia minore, all’età di cinque anni, in collegio – forse a Verona? Le fonti non confermano che si tratti del collegio milanese della Guastalla – riservato alle giovani nobili e povere. Anna Maria mal sopporta l’educazione bigotta e conservatrice impartita dalle suore e nel 1851 preferisce ritornare a casa dove continuerà i suoi studi da autodidatta attingendo alla ricca biblioteca paterna. Tra le figure di riferimento vi sono Adelaide Cairoli, che Anna Maria frequenta, figura di spicco del risorgimento italiano.Tra le sue letture gli illuministi francesi e lombardi, i romanzieri contemporanei, Mazzini, Georges Sand e Fourier, noto in Lombardia anche per il pensiero e l’azione di Cristina di Belgioioso.
“Siamo orgogliose di questo nostro programma: 30 anni tutti da festeggiare nel corso del 2025 – fanno sapere le organizzatrici – Continua il viaggio dedicato al tema delle “donne poco trattate”, non perché non siano importanti, ma in quanto poco considerate dalla storiografia e letteratura più istituzionale. Vogliamo parlare di diversità, di quella diversità che ci farà stupende/i, come diceva Pasolini. Un anno dedicato a loro, e a noi”.