Un opuscolo dedicato a Villa Scheibler a Rho
I terreni a fine Quattrocento erano di proprietà della famiglia di Giovanni Simonetta, discendente di Cicco Simonetta, che era alle dipendenze della duchessa Bianca Maria Visconti
Il Tourist Infopoint di Rho coordinato da Fabio Novelli ha realizzato un nuovo opuscolo che si aggiunge a quelli dedicati al Palazzo comunale, a Villa Burba, al Teatro Civico de Silva. L’attenzione si è concentrata su Villa Scheibler, cuore del Castellazzo.
Un opuscolo dedicato a Villa Scheibler a Rho
Grazie alla collaborazione della proprietà Spalletti, che ha messo a disposizione materiale storico e dato accesso per realizzare le immagini, il Tourist Infopoint ha potuto ricostruire la lunga storia del complesso architettonico nato come casa di caccia alla metà del secolo XVI, per poi essere ampliato di volta in volta arrivando a diventare una vera e propria villa dotata di numerose stanze.
I terreni a fine Quattrocento erano di proprietà della famiglia di Giovanni Simonetta, discendente di Cicco Simonetta, che era alle dipendenze della duchessa Bianca Maria Visconti. Nel 1583 San Carlo Borromeo riposò a Castellazzo e celebrò messa nel suo Oratorio, in visita a Rho per la costruzione del Santuario dell’Addolorata. Allora i Giardini erano già maestosi, ma l’arcivescovo non fece in tempo a percorrerli, dovendosi fermare per un solo giorno.
La trasformazione negli ultimi secoli
Nel 1600 si aggiunsero case coloniche per i contadini che lavoravano le terre dei Simonetta: nacque così il piccolo borgo che ancora rimane in vita. Nel 1760 la proprietà passò alla famiglia Ferrario, nel 1829 ai Formenti, nel 1877 alla signora Elisa Vonwiller vedova Scheibler, il cui figlio Felice Scheibler fondò la Società Milanese per la caccia a cavallo. Da qui partì la storia legata a gare e maneggio. Negli anni si aggiunse l’allevamento dei cani fox-hounds importati dall’Inghilterra.
La villa subì diversi restauri, portando in vista splendidi soffitti a cassettone, e accolse ospiti illustri e i principi di Casa Savoia. L’allevamento di cavalli divenne particolarmente prestigioso, formando purosangue capaci di vincere premi di prestigio, e una sala venne destinata ad accogliere i trofei di caccia grossa del conte Scheibler in tutti i continenti.
Le visite guidate nella villa
Oggi la villa resta dimora privata, ma può essere visitata prenotando le guide e accoglie feste ed eventi. Pareti e soffitti decorati, mobili d’epoca, antichi dipinti sono tutti da ammirare, come gli splendidi giardini. Villa Scheibler rimane uno dei luoghi di maggior rilievo storico e culturale della città.
“Rho vanta numerosi luoghi ben noti ai rhodensi ma da far conoscere ai nuovi residenti e ai tanti turisti che visitano la città ogni anno – commenta l’assessore al Turismo e vicesindaco Maria Rita Vergani – Bello per tutti riscoprire la storia di Villa Scheibler, che molti appassionati di equitazione frequentano abitualmente e che tanti conoscono per aver partecipato a qualche evento nella villa o nel meraviglioso giardino. Conoscerne il passato aiuta ad apprezzare meglio le bellezze architettoniche e naturalistiche del complesso di cui la proprietà Spalletti ha aperto le porte con spirito di collaborazione”.