Corbetta

Un cumulo di vestiti per ricordare i magazzini dell'orrore nazista

Il sindaco: ""Indagare e guardare nell’abisso della Shoah continua ad essere un doveroso viaggio negli orrori del nazismo a cui non possiamo e non dobbiamo sottrarci".

Un cumulo di vestiti per ricordare i magazzini dell'orrore nazista
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Un cumulo di vestiti per ricordare i magazzini dell'orrore nazista. Corbetta onora la Giornata della Memoria, con una cerimonia "in solitaria" del sindaco per via della pandemia.

Un cumulo di vestiti per ricordare i magazzini dell'orrore nazista

"A Corbetta abbiamo deciso di commemorare il ricordo delle vittime dell’Olocausto con un cumulo di vestiti, scarpe e abiti poggiato nella Sala di rappresentanza, per ricordare i magazzini dell’orrore creati dai nazisti con i beni e gli averi dei deportati. Era il primo passo, insieme al marchio del numero sul corpo dei deportati, verso il baratro dei lager che avrebbe distrutto milioni di vite innocenti e annientato la dignità umana", ha detto Marco Ballarini.

"Shoah, indagare è un dovere"

"Indagare e guardare nell’abisso della Shoah continua ad essere un doveroso viaggio negli orrori del nazismo a cui non possiamo e non dobbiamo sottrarci. Dobbiamo proteggere nel cuore la Memoria di ciò che è stato e difenderla con responsabilità, e non lasciare mai che gli stessi errori possano ripetersi. Le parole ancora adesso non possono spiegare e colmare l’immenso dolore dell’Olocausto, dei crimini commessi per annientare tutto ciò che era umano", ha aggiunto.
L'iniziativa promossa a Corbetta s'ispira alla poesia “Cumuli” scritta da Pnina Oly Zilbershtein, sopravvissuta alla Shoah:
“Cumuli di cadaveri, cumuli di occhiali, cumuli di denti,
cumuli di scarpe, cumuli di sapone, cumuli di cenere,
cumuli di sterco, cumuli di sangue, cumuli di
capelli, cumuli di ossa, cumuli di
vestiti, cumuli di oggetti,
cumuli di teschi,
cumuli di polvere,
cumuli di rifiuti,
cumuli di
esseri umani.
E io sotto di loro”.
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