regione lombardia

Un archivio unificato a Novate per il grande scrittore Testori

Nato a Novate Milanese nel 1923, Giovanni Testori è stato scrittore, giornalista, poeta, critico d'arte e drammaturgo

Un archivio unificato a Novate per il grande scrittore Testori
Pubblicato:
Aggiornato:

In occasione del convegno dedicato allo scrittore Giovanni testori, che si è svolto oggi, 10 ottobre, a Palazzo Pirelli a Milano, è stato annunciato che l'intero archivio delle opere dello scrittore sarà consultabile nel centro culturale di Novate Milanese, suo paese natale.

Un archivio unificato a Novate per Testori

“Regione, in accordo con la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia, ha promosso l’unificazione dell’archivio del grande scrittore Giovanni Testori, che ora per la prima volta può essere studiato nella sua interezza nel centro culturale di Novate Milanese a lui dedicato”. Lo ha detto l'assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, in apertura del convegno 'Giovanni Testori. Nelle carte e nella vita', che si è svolto a Palazzo Pirelli nell’ambito delle celebrazioni del centenario della nascita e del trentennale della morte del grande intellettuale lombardo.

“Lo spostamento – ha aggiunto Caruso - del Fondo Testori dalla sede meneghina della Fondazione Mondadori a quella del centro culturale di Novate Milanese, già depositario dell'altra parte dell'archivio e della biblioteca d'arte, ha consentito di riunire in un unico luogo il patrimonio letterario di uno dei maggiori esponenti della cultura lombarda, italiana ed europea del Novecento. Questo risultato è frutto di un percorso, guidato da Regione Lombardia e Soprintendenza, di tutela e promozione di un bene d'interesse storico. Un esempio virtuoso di come pubblico e privato possano collaborare efficacemente”.

Il ruolo di Regione Lombardia

“Le vicende di Giovanni Testori e Regione Lombardia – ha evidenziato Caruso - si sono intrecciate vent'anni fa quando la nostra istituzione ha acquistato una parte consistente del suo archivio dall'erede Alain Toubas per tutelarne il valore storico, letterario e culturale. Testori resta un punto di riferimento per il nostro territorio: non a caso la Regione dieci anni fa per omaggiarlo ha deciso di intitolargli un auditorium a Palazzo Lombardia".

Il convegno è stato organizzato da Regione Lombardia, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e Associazione Giovanni Testori in collaborazione con la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia. Oltre all'assessore Caruso, erano presenti anche Luca Formenton, presidente di Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori; Giovanni Agosti, professore di Storia dell'arte moderna all'Università degli Studi di Milano; Giovanni Battista Boccardo, ricercatore di Linguistica italiana all'Università degli Studi di Pavia; la poetessa Patrizia Valduga e Giuseppe Frangi, presidente dell'Associazione Giovanni Testori.

La storia di Testori

Nato a Novate Milanese nel 1923, Giovanni Testori è stato scrittore, giornalista, poeta, critico d'arte e drammaturgo. Ha dato vita a esperienze di grande livello e fortemente innovative nella ricerca della lingua, dello stile e dei temi. Giovanni Testori, inoltre, è stato editorialista del Corriere della Sera, nella 'spalla destra' che il quotidiano di via Solferino aveva inventato in prima pagina per Pier Paolo Pasolini.

L'archivio di Giovanni Testori comprende la quasi totalità della sua produzione letteraria, creativa e critica: 107 quaderni manoscritti (1956-1992) che racchiudono le prime stesure di quasi tutte le opere edite e numerosi inediti; 71 cartelle contenenti 5.291 fogli dattiloscritti e manoscritti (1960-1993) con diverse prime redazioni di articoli poi pubblicati sul 'Corriere della Sera' e sul 'Sabato'; 306 articoli pubblicati prevalentemente sul Corriere dal 1980 fino a pochi giorni prima della morte; 605 articoli su Testori apparsi su testate come 'Avvenire', 'Il Corriere', 'L'Espresso', 'L'Unità', 'Il Giornale' e 'La Repubblica', perlopiù recensioni di spettacoli teatrali; 273 volumi di opere di Testori (narrativa, testi teatrali, cataloghi di mostre, saggi di critica d'arte, i cui anni di pubblicazione sono compresi tra il 1943 e il 2002).

Seguici sui nostri canali