L'intervista ai Finley che tornano a suonare nella loro Legnano
Dal liceo alle cantine, dal Circolone ai locali, la loro musica è nata e cresciuta nella periferia per arrivare sui grandi palchi come Sanremo
Un ritorno “speciale” dei Finley a Legnano, la città dove hanno mosso i primi passi e hanno iniziato a suonare nei locali e dove si esibiranno durante il Rugby sound festival 2023.
Il ritorno dei Finley a Legnano
Dal liceo alle cantine, dal Circolone ai locali, la loro musica è nata e cresciuta nella periferia per arrivare sui grandi palchi come Sanremo, il Festivalbar, al Coca Cola Live @ MTV, Heineken Jammin' Festival. Diversi i riconoscimenti ottenuti come MTV Europe Music Awards nel 2006 e 2008 categoria Miglior artista italiano, MTV Europe Music Awards - categoria Miglior artista italiano, nel 2008 Medaglia d'oro alla Giornata della Riconoscenza della Provincia di Milano e nel 2009 Benemerenza civica dal comune di Legnano.
Nel 2012 chiudono la collaborazione con l’etichetta Emi e fondano la propria etichetta indipendente la Gruppo Randa, iniziando un percorso artistico legato a diversi progetti musicali di collaborazioni.
Dal 2013 inizia anche il percorso radiofonico debuttando su Radio Kiss, per poi passare a Radio Monte Carlo e approdare R101. Hanno inciso 5 album in studio, 1 dal vivo e una raccolta nel 2016.
A pochi giorni dall’inizio del Rugby Sound Festival Legnano edizione 2023, Pedro front man del gruppo, ci racconta il ritorno “a casa” e altre novità in cantiere.
L'intervista
Il 25 aprile 2003 è stato il vostro debutto nel Land of live di Legnano. A distanza di 20 anni da quella data, festeggiate questa occasione con una data speciale: il 30 giugno appuntamento al Festival Rugby Sound di Legnano, già sold out. Come state vivendo quest’attesa?
Sarà una giornata importante venerdì 30 giugno. Chiuderemo il mese di giugno nel modo migliore davanti a poco meno di 10.000 persone. Sarà impattante, potentissimo.
Ci saranno con noi i ragazzi di Teenage Dream, un party che sta spopolando in tutta Italia. Sarà bello ritrovare tante facce amiche che ci hanno visto esordire e che ricordano ancora i 4 ragazzi cresciuti nella cantina del Circolone di Legnano.
Porteremo sul palco un repertorio di diversi anni di carriera ma anche diverse novità.
Quale repertorio di brani porterete sul palco?
Presenteremo i classici dei primi album e le ultime uscite, tra le quali il singolo “Porno” con Naska e la cover del brano “Dove e quando” nato dalla collaborazione con Benji. Ci saranno delle sorprese con ospiti sul palco.
Stiamo affinando gli ultimi dettagli della scaletta, con la quale abbiamo esordito il 17 giugno vicino a Reggio Emilia (prima data della tournée estiva).
Arriveremo belli carichi nella nostra Legnano!
Nella vostra produzione artistica ci sono brani che vi legano particolarmente a Legnano?
Sicuramente i primi brani dell’album del 2006 “Tutto è possibile” che ci ha lanciato e ci ha fatto conoscere in tutta l’Italia. È figlio di diversi anni di lavoro e delle nostre prime sperimentazioni in sala prove: un garage in via delle Rose a Legnano.
Eravamo riusciti a rendere agibile quel luogo, con i classici cartoni delle uova per rendere le parete insonorizzate, una piccola moquette e 4 strumenti in pochissimi metri quadri.
Le prime nostre canzoni sono nate in quel posto:” Sole di Settembre”, “Diventerai una star” e “Sirene”. Tutto in pochi metri maleodoranti, ma pieni di gioia e di energia.
La canzone che avete reinterpretato con Benji “Dove e quando” è un esperimento musicale con tante influenze dei Blink. I vostri fan sono rimasti stupiti. Come è nata questa idea?
Anche noi siamo rimasti stupiti di questo progetto! Alcuni anni fa, abbiamo conosciuto Benji durante un’intervista in radio. Lo scorso anno, lo abbiamo ritrovato in un locale a Modena. Ci siamo incontrati a cena, durante la quale ci siamo scambiati delle battute. È nata una piacevole intesa e lo abbiamo invitato a salire sul palco per suonare “Dammit” dei Blink.
Nei mesi successivi abbiamo mantenuto i contatti e ci siamo detti “perché non provare a registrare qualcosa assieme in studio”? Abbiamo iniziato a lavorare assieme su diverse idee e uno degli esperimenti più folli è stato mettere le “mani” su una delle sue più importanti hit estive “Dove e quando”.
L’abbiamo “spettinata” un po’ portandola verso il nostro mondo e le sonorità con le quali siamo cresciuti. Un esperimento molto divertente.
Nei primi del 2000 andava molto di moda la sperimentazione dei brani in chiave “punk goes pop” con le band punk che reinterpretavano le più grandi hit del pop americano. Abbiamo voluto fare 20 anni dopo lo stesso tipo di esperimento.
Il brano che avete rivisto ha una durata molto breve, circa 2.20. È in atto una tendenza a scrivere o rivisitare i singoli in così poco tempo?
Fondamentalmente è dovuto alla lunghezza della canzone. Il brano originale dura 3.12 e aumentando la velocità nel remix il tempo si riduce. Questo rispecchia la nuova direzione che la musica sta prendendo.
Non abbiamo più tempo, abbiamo bisogno di tutto e subito. Una canzone si deve concentrare in pochissimi secondi.
Se guardiamo gli ultimi i singoli che stanno uscendo siamo sotto i 3 minuti perché la soglia di attenzione è diminuita anche per gli ascoltatori più attenti.
Bisogna catturare l’attenzione in pochi minuti con una melodia, una frase a effetto o qualcosa di forte, perché in caso negativo il fruitore di quel contenuto “skippa” al contenuto successivo.
È un po’ triste questo scenario: perché non c’è tempo per metabolizzarli un contenuto e farlo proprio, senza la possibilità di scavare o di andare in profondità.
La canzone Porno è un progetto musicale nuovo, spinto e provocatorio. Non avete avuto timore di uscire con questo singolo?
Abbiamo voluto divertirci senza porci dei paletti, cercare di arrivare con un messaggio forte e disinibito e per certi versi più spudorato del solito.
È una canzone senza troppi pensieri e fronzoli. È puro divertimento e un incentivo a vivere la sessualità dal vivo e non dietro agli schermi. Per esporre un concetto del genere non bisogna edulcorare un testo. Le volgarità si presentano in qualsiasi composizione pop nostrana. Chi si scandalizza per un testo del genere, lascia il tempo che trova e può ascoltare altro.
Abbiamo trovato un punto d’ incontro particolare assieme a Naska, un esponente della nuova wave pop punk, un ragazzo marchigiano classe 1997 con il quale ci siamo trovati bene e abbiamo collaborato su questo brano in maniera rapida ed efficace.
Il pezzo sta riscuotendo grande consenso su Spotify superando il milione di streaming in poche settimane. È piaciuto molto al pubblico e non vediamo l’ora di portarlo live. Sarà un pezzo molto importante alla vostra scaletta.
E’ iniziato il vostro Tour dove state toccando il centro Nord. Sono previste tappe al Sud?
Arriveranno sicuramente altre date, sperando di passare per il sud Italia. Saremo sempre in giro questa estate per concerti e promuovere le nostre nuove uscite discografiche.
Non resta che attendere il 30 giugno per il ritorno dei Finley a Legnano: la città che ha visto nascere e crescere i 4 ragazzi, ora li guarderà da “grandi” sul palco del Festival Rugby Sound.
20 anni dopo, la loro musica c’è sempre!