Mistero risolto

Hanno un nome i due militi ignoti sepolti a Garbagnate

Dopo lunghe ricerche Claudia Banfi ha scoperto chi sono i soldati della guerra contro gli austriaci le cui ossa sono conservate nella cappella di via Per Cesate.

Hanno un nome i due militi ignoti sepolti a Garbagnate
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Una storia affascinante che risale al 1859 portata alla luce dalla studiosa di storia Claudia Banfi, professoressa residente in città, laurea in Lettere classiche, impegnata studiosa del passato e delle origini della zona Groane. Della Garbagnate Milanese storica Banfi possiede un arsenale di documenti, testi e fotografie.

La ricerca di Banfi per dare un nome ai due militi ignoti

Spiega la studiosa:

"In un testo storico che trattava della Guerra di Indipendenza veniva raccontato di un accampamento di soldati che si è fermato a Garbagnate e di cinque feriti e due morti. L’esercito nel 1859 dalla zona del Ticino era passato da queste parti per condurre la battaglia contro gli austriaci occupanti. Il gruppo si erano poi diretto a Lainate  con i loro generali ma una parte del battaglione si era fermata, il 6 giugno di quell’anno, vicino alla strada Varesina all’incirca, dicono le carte, nella zona delle attuali vie Mazzini e Falzarego. Una vicinanza strategica con la strada Varesina. L’esercito austriaco era andato via da poco verso nord percorrendo proprio la Varesina. Quel giorno fu dato un falso allarme che ha fatto partire alcuni colpi finiti nella direzione sbagliata e in cui morirono due soldati (con cinque feriti)".

Il lungo lavoro di ricerca che ha messo in luce segreti coperti dalla polvere del tempo

Prosegue la professoressa:

"Ho pensato che se sono morti qui, sono stati sepolti qui. Mi sono così rivolta all’archivio parrocchiale tenuto dall’ingegner Giorgio Montrasi e in effetti è emerso che il parroco di allora aveva annotato il seppellimento di due soldati. Lo stesso prete avrebbe voluto sapere chi fossero e da dove provenissero (Lombardo Veneto, Ducato di Parma o altro?) ma le autorità militari gli hanno opposto il segreto assoluto. Fu costretto a seppellirli senza nome nel vecchio cimitero di via Per Cesate (quello poi dismesso nel 1956). Al momento del trasferimento delle salme nel nuovo cimitero le ossa dei Militi Ignoti furono collocate nella cappellina accanto alle spoglie di don Carlo Gianola”.

 

Il vecchio cimitero di via Per Cesate chiuso nel 1956

Per andare avanti nelle ricerche la professoressa Banfi ha contattato la Fondazione Torelli di Piacenza che celebrò i caduti della Guerra di Indipendenza e aveva redatto i nomi dei caduti nella nostra zona. Grazie anche alla società di San Martino e Solferino emersero i nomi dei caduti in territorio di Garbagnate.

"Mi sono recata a Torino all’Archivio di Stato e ho consultato i fogli matricolari militari. Erano  Edorardo Gramigna e Giovanni Omodei".

Non erano stati gli austriaci a uccidere

I documenti dicevano che furono colpiti dagli austriaci ma conoscendo bene la storia locale Banfi ricorda bene che i garbagnatesi sapevano che gli austriaci se ne erano già andati da Garbagnate. Era sufficientemente provato che era stato un errore umano. Sembra quindi che abbiano voluto nascondere il tragico errore durante l’uso delle armi. Infatti non è molto edificante per un esercito ben attrezzato ammettere che si sono sparati tra di loro per sbaglio. Ma la paura di essere attaccati era tantissima.

Militi non più ignoti

Nell’ossario della cappella vicino alle ossa di don Carlo Gianola ci sono ancora oggi le ossa di Gramigna e Omodei. Non sarebbe male posizionare una targhetta e chiudere finalmente la vicenda dopo più di un secolo grazie alla professoressa Banfi.

 

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