Gli Alpini di Arese ricordano l’impresa di Don Gnocchi
In 200 al Museo Alfa Romeo per rivivere i momenti della sorvolata atlantica e visitare il Museo Alfa Romeo
Un viaggio tra i ricordi e le meraviglie dei motori Alfa Romeo con gli Alpini. Nel 75° anniversario della trasvolata atlantica di don Carlo Gnocchi (1902-1956) il circolo Alpini della sezione Peppino Prisco di Arese ha organizzato una interessante commemorazione per prendere coscienza delle eccellenze italiane. Il presidente Marco Maino, domenica 22 settembre, ha chiamato a raccolta i suoi iscritti per raccontare una tra le tante storie che hanno visto protagonisti i gloriosi motori Alfa Romeo in azione. L’appuntamento in collaborazione con la Fondazione Don Gnocchi.
L’importanza del Museo Alfa Romeo
Il pubblico, circa 200 persone, si è riunito nella Sala Giulia del museo Alfa Romeo di Arese. L’introduzione del pomeriggio è stata affidata a Lorenzo Ardizio (incaricato del museo) che ha illustrato l’importanza del museo Alfa Romeo in Italia che è “frutto del lavoro e dell’impegno degli ingegneri automobilistici italiani. Quelli che hanno segnato la storia. Un museo aperto addirittura prima della costruzione della fabbrica che mostra le auto del biscione che hanno fatto la storia – prosegue Ardizio – Gli Alpini di Arese hanno un ottimo rapporto con questo Museo”
Una trasvolata atlantica indimenticabile
Don Gnocchi, che assisteva i bambini mutilati, organizzò l'attraversamento dell'oceano Atlantico per arrivare in Sud America e domandare sostegno economico per quindicimila bambini mutilati. Il 19 gennaio 1949 incaricò due aviatori italiani Maner Lualdi e il conte Leonardo Bonzi (personaggio divenuto noto negli anni 60 per aver venduto 700 mila metriquadrati di terreni a Silvio Berlusconi) di salire su un piccolo velovolo da turismo su cui fu montato un motore Alfa Romeo (un Grifo Ambrosini S.1001 dal nome del suo costruttore). I due compirono la straordinaria e per certi versi pericolosa impresa denominata “L’angelo dei Bimbi”. 15.800 chilometri per 76 ore di volto per raggiungere Buenos Aires. Scopo dell’iniziativa, era proprio portare la testimonianza della “Pro Infanzia Mutilata”.
Le parole degli aviatori tramutate in commedia
Il pubblico della Sala Giulia ha applaudito con convinzione la performance teatrale scritta da Lionello Turrini e interpretata da Silvia Mercoli, Elda Simonetta, Antonella Falchi e Monica Falletti, ognuna impersonava le parole degli aviatori e descriveva i momenti di quei giorni. Capaci di far immedesimare gli astanti nell’audace impresa sopra i mari. La circostanza sottolineata dai presentatori con non poco compiacimento è che in quella occasione “il motore Alfa Romeo ha resistito molto bene”. Alla manifestazione è stata gradita anche la presenza del presidente della Fondazione Don Gnocchi monsignor Angelo Bazzarri.
Il pubblico ha fatto una visita al museo Alfa Romeo
E’ stata poi data la possibilità ai presenti di effettuare un tour nell’affascinante museo per vedere dal vivo i pezzi esposti, tirati a lucido usciti dalla gloriosa casa automobilistica e dare ovviamente uno sguardo al velivolo della trasvolata. Ottimamente conservato.