Cerro Maggiore-San Vittore Olona

Fabio Beltramini suona nel nuovo brano cantato da Sting

Il chitarrista appare nella nuova canzone interpretata dal famoso artista inglese

Fabio Beltramini suona nel nuovo brano cantato da Sting
Pubblicato:

Fabio Beltramini, chitarrista di Cerro Maggiore e noto anche a San Vittore Olona, è nel nuovo brano cantato da Sting.

Fabio Beltramini fa il bis con Sting

Un "bis" con una leggenda della musica:  Fabio Beltramini, 40enne cerrese, noto chitarrista nonchè trombettista del Complesso bandistico sanvittorese e insegnante dell’associazione L’aereoplano di San Vittore, è tornato nuovamente a collaborare con Sting, famoso cantante inglese; dopo che la sera del 20 novembre 2019 Beltramini, con la band dei Lokomotion, aveva accompagnato Sting nella sua esibizione al Palabigi di Reggio Emilia per i 60 anni del famoso flautista emiliano Andrea Griminelli (sul palco anche Zucchero, Renato Zero, Amii Stewart, Andrea Bocelli), ora compare alla chitarra anche in un brano in cui canta lo stesso Sting: la canzone si intitola "I sleep beneath the star" e fa parte del disco "Griminelli plays Morricone", dello stesso Griminelli.
Beltramini a Sting piace moltissimo: memorabile, nel 2019 sul palco del Palabigi, l’applauso della star inglese al cerrese dopo il suo assolo del brano "Fragile".

Le parole di Beltramini

"In questo album di Griminelli hanno partecipato molti ospiti famosissimi come Sting, Zucchero e Nek per citarne alcuni - racconta Beltramini - Conosco Andrea da molti anni e abbiamo già collaborato in passato. Qualche tempo fa mi ha telefonato, parlandomi del progetto e mi ha chiesto se fossi interessato a registrare la chitarra nel brano cantato da Sting. Come si può rifiutare una richiesta del genere? Eravamo in zona rossa per via del Covid, mi mandarono le indicazioni e mi chiesero di registrare due versioni: una scritta e una a mio gusto personale. Queste due versioni sarebbero state ascoltate da Sting che avrebbe scelto quale fosse la più vicina al suo modo di pensare il brano. Quando mi è stata mandata la preview mi sono emozionato tantissimo: era stata scelta la versione scritta da me!".
Il brano in cui suona Beltramini è tratto dalla colonna sonora di "C'era una volta il west", di Morricone: Sting, per l'occasione, ha scritto un testo (la canzone è infatti solo strumentale), tutto legato dal suono magico del flauto di Griiminelli.
"Sting è tra i miei artisti preferita da sempre - ricorda Beltramini - Da bambino tentavo di suonare i brani dei Police immaginando di esibirmi con loro, ho sempre sognato di poter condividere il palco con uno dei miei miti e nel 2019 il sogno si è realizzato e tuttora continua! Sting è una persona eccezionale: riesce a mettere chiunque a proprio agio, collaborare con lui è stato davvero straordinario. L'estate scorsa sono stato ospite nella sua tenuta in Toscana: ho avuto modo di apprezzare la sua grande accoglienza e semplicità. Sentirlo cantare e suonare a pochissimi metri di distanza è stata un'esperienza che rimarrà scolpita per sempre nella mia memoria»"
E poi quel 20 novembre 2019 : "Qualche settimana prima avevo ricevuto una mail dal suo arrangiatore - prosegue il cerrese - Il brano “Fragile”, solitamente, lo suona Sting ma due settimane prima del concerto aveva avuto un incidente e non poteva usare il braccio. Nella mail mi si chiedeva di studiare bene l'assolo ma, soprattutto, la parte ritmica, fondamentale per la riuscita del brano. Impossibile dimenticare la prova pomeridiana: pochi secondi prima dell'inizio dell'assolo Sting si è avvicinato, mi ha guardato fino alla fine e, spostando il microfono, mi ha sussurrato 'Bravo!'. La sera, durante il concerto, dopo l'assolo si è girato e mi ha fatto un applauso: è stato uno dei momenti più belli della mia vita".
fabio beltramini sting
fabio beltramini

Seguici sui nostri canali