A Palazzo Leone da Perego

"Alle radici del territorio" celebra la scoperta della necropoli dell'età del Bronzo di Canegrate

Al via a Legnano una mostra archeologica a settant'anni dallo scavo di una delle necropoli preistoriche più estese dell'Italia nord-occidentale.

"Alle radici del territorio" celebra la scoperta della necropoli dell'età del Bronzo di Canegrate
Pubblicato:
Aggiornato:

La necropoli dell’età del Bronzo di Canegrate a 70 anni dallo scavo in una mostra a Legnano.

La necropoli di Canegrate in una mostra a Palazzo leone da Perego

La mostra, organizzata a Palazzo Leone da Perego dalla Soprintendenza Archeologia Belle srti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano e dal Comune di Legnano, con la collaborazione e il contributo del Comune di Canegrate e il sostegno di Fondazione Cariplo e dalla Banca di credito cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, vuole celebrare la scoperta della necropoli dell’età del Bronzo di Canegrate a settant’anni dai primi scavi scientifici e in estensione, che permisero di farne conoscere la ricchezza e l’importanza nel quadro della preistoria dell’Italia nord-occidentale. Dal punto di vista cronologico, questo sito si colloca nel momento pieno e finale dell’età del Bronzo Recente, ovvero nel XIII secolo avanti Cristo circa.

Lo scavo e i personaggi straordinari che vi si dedicarono

Settant’anni fa iniziava lo scavo di una delle necropoli preistoriche più estese dell’Italia nord-occidentale, la necropoli dell’età del Bronzo di Canegrate. Un ritrovamento così significativo che spinse gli studiosi dell’epoca a utilizzare il nome di questa località per definire convenzionalmente un’intera cultura sviluppatasi in questo territorio nel XIII secolo a.C.
Ma questa storia risale a qualche decina di anni prima, quando nel 1926 l’ingegner Guido Sutermeister scoprì le prime urne e, da allora e fino agli scavi diretti da Ferrante Rittatore Vonwiller (1953-1956), vigilò con passione e costanza su quel sito, che rimane tuttora uno dei più importanti della Lombardia occidentale.

La mostra vuole riportare all’attenzione questa importante scoperta cercando di raccontare quali erano i costumi, le attività e la società di una popolazione alle radici del nostro territorio. Saranno esposte numerose tombe, alcune delle quali per la prima volta, composte dall’urna cineraria e da ricchi corredi di oggetti in bronzo. Attraverso gli oggetti di corredo si cercherà di fornire un’immagine più ampia dei defunti e di questa popolazione.
Comprendiamo che indossavano abiti fermati da spilloni di bronzo e portavano goliere e bracciali in bronzo; goliere e bracciali sembrano essere stati portati sia da maschi sia da femmine e, in virtù della loro frequenza, possono essere considerati rappresentativi del costume della Cultura di Canegrate.
In questo racconto le storie antiche delle persone che vennero sepolte più di tremila anni fa a Canegrate si intrecciano con quelle più recenti degli studiosi e dei ricercatori che hanno permesso di riportarle alla luce: personaggi straordinari del mondo della cultura, della ricerca e dell’archeologia.
Oltre ai corredi rinvenuti a Canegrate, nella mostra trovano spazio anche altri oggetti provenienti dal medesimo areale geografico (Albairate, Turbigo, Milano, Monza, Gambolò) e riferibili anche alla cultura immediatamente precedente, detta della Scamozzina-Monza (XIV secolo a.C.). Sono oggetti frutto di ritrovamenti ottocenteschi e di recentissima scoperta, esposti per la prima volta in associazione tra loro. Oggetti che parlano di mobilità e di relazioni con altre culture, anche molto distanti. Oggetti che rivelano gesti e riti di un mondo lontano, il mondo prima di noi.

Il percorso espositivo

Il percorso è articolato in cinque sezioni:

Sezione 1 – prima di Canegrate: la cultura della Scamozzina-Monza
La prima parte dell’esposizione è dedicata alla fase precedente a quella della cultura di Canegrate, ovvero quella che prende il nome di cultura della Scamozzina-Monza, a seguito dei ritrovamenti avvenuti presso la località Scamozzina di Albairate agli inizi del ‘900 e a Monza alla fine dell’800. Sono esposti, in particolare, alcuni corredi della necropoli della Scamozzina, tuttora custoditi presso la Casa Museo Pisani Dossi di Corbetta, e alcuni dei bronzi provenienti dalle necropoli di Monza e della Cattabrega di Crescenzago.

Sezione 2 – la storia della scoperta e delle ricerche
L’esposizione dei materiali provenienti dagli scavi di Canegrate è preceduta da un’ampia sezione dedicata alla documentazione delle scoperte, sia i taccuini dell’Ingegner Guido Sutermeister, che documentò le prime scoperte, ma seguì attentamente anche gli scavi degli anni Cinquanta, sia le foto e la documentazione lasciata dal Professor Rittatore Vonwiller. Sono poi presentate per la prima volta alcune fotografie scattate anche da Renato Colombo, il proprietario dell’abitazione durante la costruzione della quale emerse il nucleo principale della necropoli.

Sezione 3 – la necropoli
Il cuore della mostra è interamente dedicato alla necropoli di Canegrate, con l’esposizione di alcuni dei corredi principali. In questa sezione sono presentate le caratteristiche del rito funerario e degli oggetti che componevano i corredi, nonché le informazioni a disposizione fino ad oggi sugli aspetti antropologici.

Sezione 4 – necropoli e abitati coevi
Partendo dai corredi di Canegrate, lo sguardo si amplia poi sul territorio, ricordando alcuni dei principali siti cronologicamente pertinenti a questa fase, ma soprattutto mostrando dove vivevano le persone che furono sepolte a Canegrate e nelle altre necropoli note. Partendo innanzitutto dai ritrovamenti di via Roma a Legnano e da quelli della Lomellina viene dunque trattato il tema dell’abitare nell’età del Bronzo e dei rapporti con le altre culture dell’Italia settentrionale.

Sezione 5 – i bronzi e i rapporti con il territorio
L’ultima sezione è dedicata ad altri aspetti connessi alla Cultura di Canegrate, quali la metallurgia e la ritualità, mettendo a confronto alcuni manufatti eccezionali come le spade, presenti sia nei corredi delle tombe sia in contesti di complessa interpretazione quali le deposizioni nelle acque. In questa panoramica più ampia non manca un riferimento ai rapporti con le altre culture coeve del nord Italia e del centro Europa.

Orari di apertura e visite guidate

L’ingresso è libero. Aperture: sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. Chiusure: 25 dicembre, 1 gennaio. Per informazioni: Ufficio Cultura 0331.471575/578. Le visite guidate della mostra saranno a cura del personale scientifico, autorizzato e qualificato, del Museo Civico Sutermeister (in collaborazione con la cooperativa Stripes). Le guide saranno disponibili in mostra per organizzare le visite (domenica 17 dicembre, sabato 23 e sabato 30 dicembre dalle 10.30 alle 12 e dalle 16 alle 17.30).

 

WhatsApp Image 2023-12-15 at 11.48.08
Foto 1 di 8

"Alle radici del territorio" celebra la scoperta della necropoli dell'età del Bronzo di Canegrate

WhatsApp Image 2023-12-15 at 12.01.06
Foto 2 di 8

"Alle radici del territorio" celebra la scoperta della necropoli dell'età del Bronzo di Canegrate

WhatsApp Image 2023-12-15 at 11.48.42
Foto 3 di 8

"Alle radici del territorio" celebra la scoperta della necropoli dell'età del Bronzo di Canegrate

WhatsApp Image 2023-12-15 at 12.02.50 (1)
Foto 4 di 8

"Alle radici del territorio" celebra la scoperta della necropoli dell'età del Bronzo di Canegrate

WhatsApp Image 2023-12-15 at 12.13.33
Foto 5 di 8

"Alle radici del territorio" celebra la scoperta della necropoli dell'età del Bronzo di Canegrate

WhatsApp Image 2023-12-15 at 18.39.45
Foto 6 di 8

"Alle radici del territorio" celebra la scoperta della necropoli dell'età del Bronzo di Canegrate

WhatsApp Image 2023-12-15 at 18.36.48 (1)
Foto 7 di 8

"Alle radici del territorio" celebra la scoperta della necropoli dell'età del Bronzo di Canegrate

WhatsApp Image 2023-12-15 at 18.36.50
Foto 8 di 8

"Alle radici del territorio" celebra la scoperta della necropoli dell'età del Bronzo di Canegrate

Seguici sui nostri canali