Grande guerra a Saronno la mostra dedicata al cibo in trincea

Sabato 10 novembre si cena come in trincea, con pasta e fagioli e pure le gallette.

Grande guerra a Saronno la mostra dedicata al cibo in trincea
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A Casa di Marta domenica sarà inaugurata la singolare esposizione.

Grande guerra, come mangiavano i nostri soldati?

Una mostra, un’iniziativa solidale con le scuole cittadine e una cena... come in trincea. Cultura e solidarietà si prendono di nuovo a braccetto a Casa di Marta, in occasione delle celebrazioni del 4 Novembre. Ricordando la Grande guerra. Si intitola «Come mangiavano in trincea - Il cibo dei soldati durante la Prima guerra mondiale» e sarà inaugurata domenica alle 15.30. Mostra nata dall’idea di Gigi Biffi. Come è nata l’idea? “Il 3 novembre ci sarà il mercato contadino, così mi sono chiesto cosa mangiassero i soldati. Poi ho chiesto a Giulio e Francesca se a Casa di Marta non si potesse pensare a una mostra inerente al cibo”. Trovato terreno fertile, l’idea ha iniziato a muoversi sulle proprie gambe. Biffi ha subito coinvolto gli amici e volontari Giampiero Guzzetti, Roberto Parravicini, Massimo Giudici, Mario Folati, Loredana Protti e Teresa Villa. A settembre hanno iniziato a mettersi al lavoro. Con un po’ di ingegno, talento artistico e materiale di recupero, è stata allestita una trincea. Dove manca solo il fango vero. La mostra sarà inaugurata domenica, alle 15.30, nella sala di via Petrarca, 1 – angolo via Piave. A seguire ci sarà il concerto del Coro Alpe.

Il racconto come in un film muto

Trentadue metri d’esposizione e 57 immagini in bianco e nero e seppia. Il percorso (sono possibili anche visite guidate) è stato pensato «proprio come un film muto», spiega Biffi. Poi si fa trasportare dalla stessa passione che ha condiviso con gli altri volontari. E inizia il racconto di quello che fu, delle difficoltà nell’approvvigionare gli eserciti di come «accadeva che qualcuno mangiasse meglio al fronte che a casa, perché c’era tanta povertà». Quindi commenta una foto dopo l’altra, arricchendo la storia di aneddoti, sottolineando l’importanza che ebbero gli animali. I muli che portavano il cibo al fronte. E i piccioni con al collo le macchine fotografiche, antenati dei moderni droni, per immortalare le linee nemiche. Poi, ancora, il ruolo delle donne che lavoravano i campi, portavano i sassi per costruire le trincee e rischiavano la vita come i loro padri, figli o mariti.

Cibo, cultura e solidarietà

“La mostra e il concerto si inseriscono negli eventi cittadini in commemorazione del centenario della fine della Grande Guerra. La mostra è anche inserita nel programma di “Cibo e Carità”, in linea con la mission di Casa di Marta. Quella di promuovere non solo solidarietà e accoglienza ma anche cultura”, spiega Francesca Volonté. Quindi aggiunge che sono state già coinvolte le scuole. In particolare gli studenti delle terze medie che, oltre a visitare la mostra, conosceranno la realtà dell’Emporio. Si tratta di un progetto a sostegno delle famiglie che faticano ad acquistare i beni di prima necessità. Non solo. Sabato 10, alle 19.30 sempre in via Petrarca si terrà la “Cena di trincea” (info e prenotazione 02 9620187). Pasta e fagioli, salsiccia e polenta, torta di pane e gallette non mancheranno. Ovviamente il servizio sarà a distribuzione.

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