Omicidio di Marilena Re Clericò: "Ho gettato la sua testa nel cassonetto"
L'uomo ha detto di averla uccisa con degli utensili e di averla poi decapitata
Omicidio di Marilena Re Vito Clericò fornisce particolari agghiaccianti
Omicidio di Marilena Re la testa tra i rifiuti
"Ho gettato la sua testa in un cassonetto dei rifiuti vicino a casa, ma non ricordo precisamente dove". Così Vito Clericò al suo avvocato Daniela D'Emilio, dopo aver confessato di essere stato lui a uccidere Marilena Re. Il 64enne, arrestato la settimana scorsa, ha detto di avere ammazzato da solo la promoter lo scorso 30 luglio, utilizzando alcuni utensili coi quali ha poi decapitato la vittima. Fino a lunedì 18 settembre, l'ex vicino di casa aveva ammesso solo l'occultamento del cadavere della donna, ritrovata sepolta nel suo orto. Poi la confessione e ora il particolare agghiacciante. Gli inquirenti stanno comunque accertando l'eventuale coinvolgimento di altre persone.
Gli inquirenti a caccia di altri elementi
In queste ore personale specializzato del Ris di Parma è a casa di Clericò, in via Livorno a Garbagnate, e di Marilena Re, a Castellanza, per reperire ulteriori indizi. Il garbagnatese non ha ancora chiarito il movente del delitto, anche se si ipotizza quello economico. Durante l'interrogatorio, a molte domande ha risposto con un "Non ricordo".