Violentata mentre va al lavoro, caso risolto dopo 14 anni
In manette un algerino di 49 anni.
Dopo 14 anni di indagini da parte della Procura di Milano, nella mattinata di oggi, sabato 16 gennaio, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri Milano Porta Monforte hanno arrestato un algerino di 49 anni, irregolare e già noto alle Forze dell'Ordine, in quanto gravemente indiziato dei reati di violenza sessuale e rapina ai danni di una donna italiana (41enne all'epoca dei fatti).
Violentata mentre va al lavoro, caso risolto dopo 14 anni
I fatti risalgono al 20 agosto 2006 quando al pronto soccorso della clinica “Mangiagalli” di Milano, si presentò una donna sotto shock che riferiva ai medici che mentre stava raggiungendo a piedi la fermata dell’autobus per recarsi a lavoro, era stata avvicinata da un cittadino nordafricano, il quale, con la scusa di chiedere l’ora, l’aveva afferrata per le braccia e trascinata in un’area dismessa dove, minacciandola con una grossa pietra, l’aveva costretta a spogliarsi e a subire ripetuti atti sessuali. Subito dopo, le aveva sottratto una catenina d’oro, 20 euro in contanti e il cellulare.
Le indagini
Nel corso del sopralluogo eseguito dal Nucleo Operativo e della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale Carabinieri di Milano, furono trovati alcuni mozziconi di sigaretta, uno dei pendenti che indossava la donna, il sasso utilizzato come arma impropria e un capello nero. Tali reperti, oltre ai tamponi vaginali e ai vestiti indossati dalla vittima al momento dei fatti, sono stati inviati al Ris di Parma per gli accertamenti biologici finalizzati all’estrazione di un eventuale profilo genetico, all’esito dei quali il citato reparto concludeva che era stato possibile estrarre un profilo Dna maschile. Tuttavia, non essendo emersi ulteriori elementi nel corso delle incessanti attività d’indagine volte ad identificare l’autore dell’efferata violenza, il procedimento penale veniva archiviato.
A novembre la svolta
Il 30 novembre 2020 il Ris di Parma ha comunicato che la Banca Dati Nazionale Dna aveva accertato una concordanza positiva tra quel profilo e quello estrapolato da un tampone salivare eseguito presso la Casa Circondariale di Milano San Vittore (dove l'algerino si trovava per furto anche se poi era stato scarcerato). Pertanto, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia Milano Porta Monforte, a seguito della riapertura delle indagini, hanno avviato serrate ricerche che hanno consentito di rintracciare l'uomo e di arrestarlo.