Vandalizzata la lapide in memoria del partigiano Giovanni Brandazzi
Il Pd di Legnano: "Un insulto alla Resistenza tutta, oltre che alla figura del fondatore del Comitato di liberazione nazionale in città".
Vandalizzata nel giardinetto di via Venezia a Legnano la lapide che ricorda il partigiano Giovanni Brandazzi.
Vandalizzato il cippo in memoria del partigiano Brandazzi
Il cippo, collocato all'ingresso dell'area verde, era stato inaugurato il 24 aprile 2016 in occasione dell'intitolazione del giardinetto a Brandazzi, partigiano combattente e tra i fondatori del Comitato di liberazione nazionale a Legnano, del quale fu anche nominato presidente. Nei giorni scorsi ignoti ne hanno divelto il basamento e l'hanno gettato a terra.
Il commento del Partito democratico: "Antifascisti oggi come ieri"
A commentare il gesto perpetrato da ignoti alla vigilia della Festa della Liberazione è il circolo cittadino del Partito democratico:
"La violenza distruttrice che ha infierito sulla lapide dedicata a Giovanni Brandazzi, fondatore del Comitato di liberazione nazionale di Legnano, è un insulto oltre che alla figura di questo valoroso partigiano combattente, alla Resistenza tutta. Il Partito democratico condanna senza se e senza ma questo atto vandalico, avvenuto a pochi giorni dalla Festa della Liberazione ma anche a pochi giorni di distanza dalle infelici esternazioni di una delle maggiori cariche dello Stato in merito a una delle più efferate rappresaglie nazifasciste, mostrando mancato senso della storia, senso dell’umanità e senso dell’opportunità istituzionale. Non possiamo non collegare l’atto di vandalismo perpetrato con il negazionismo strisciante che da anni gli irriducibili del fascismo stanno portando avanti. Questi atti hanno però paradossalmente il potere di compattare chi invece ha rispettosa memoria della Resistenza, della nascita della Repubblica e della Costituzione. Il Partito democratico, nel chiedere alle forze dell’ordine di mettere in atto ogni azione atta all’individuazione e all’arresto dei colpevoli, invita tutti i sinceri democratici e antifascisti a tenere alta la guardia e ad aderire all’appello dell’Anpi, partecipando alle manifestazioni del 25 Aprile e denunciando politicamente coloro che vorrebbero un antistorico ritorno a un passato ormai definitivamente condannato dal popolo italiano".