A Vittuone

Vandali imbrattano il Monumento alla Resistenza

La denuncia del sindaco di Vittuone che ha voluto ricordare invece l'importanza educativa, storica e civile del Monumento della Resistenza.

Vandali imbrattano il Monumento alla Resistenza
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Alcuni vandali hanno imbrattato il Monumento alla Resistenza a Vittuone: la condanna del sindaco Laura Bonfadini.

Il Monumento alla Resistenza vandalizzato

Un ennesimo atto vandalico a un luogo importante per la storia del territorio. Dopo che a fine ottobre 2022 qualcuno aveva asportato la targa dall'Albero di Antonia, adesso è toccato al Monumento della Resistenza. Le segnalazioni del gesto sono giunte in municipio nella giornata di ieri, giovedì 23 marzo 2023.

Le parole del sindaco Bonfadini

Ha sottolineato il primo cittadino:

"Purtroppo, come abbiamo avuto modo di constatare più volte, l'estrema piccolezza di alcuni infimi soggetti si esprime in atti vandalici. Penso ci sia un problema educativo molto forte a livello nazionale. Ma non voglio soffermarmi sul senso di questo gesto, perché non ce l'ha. Voglio invece sottolineare e ricordare la storia di quel monumento perché rappresenta la nostra storia e un lavoro educativo che era stato fatto proprio con le scuole".

La storia del luogo

Il sindaco ha così ripreso l'articolo pubblicato su Vittuone Informazioni nel 1980, aggiungendo: "Si parla della Resistenza che hanno combattuto tanti giovani ragazzi molti anni fa per garantire a tutti noi la libertà".

Si  legge nell'articolo riproposto:

"Lo scorso anno l'Anpi e il Comitato Antifascista di Vittuone hanno promosso, con la collaborazione della Scuola Media Statale, un concorso d'idee fra i ragazzi per la realizzazione di un monumento alla Resistenza. In occasione del 25 aprile 1979 venne poi allestita alla Ca' Resta una mostra di lavori aperta alla popolazione. In quasi tutti i progetti si è notata l'assenza di intenti celebrativi e la volontà di affermare quel valori civili e umani che oggi come allora sono la speranza di una vita migliore e di una società più giusta. Se questo era il carattere che accomunava le proposte presentate, i progetti erano i più diversi e ricchi di fantasia e di Immaginazione ma purtroppo di difficile realizzazione; le idee e i concetti erano raccontati, frammentati in discorsi; mancava insomma una caratteristica fondamentale per un monumento: la sintesi plastica, la scultura. Il Comitato antifascista e gli insegnanti della scuola che si erano assunti il compito di definire il progetto per il monumento, visto le difficoltà di tradurre in pratica le idee degli alunni si sono giovati della disponibilità del Maestro Michelangelo Pizzarelli, già insegnante alla Scuola Media che ha elaborato, sulla base delle proposte, un nuovo progetto che è stato favorevolmente accolto dal Comitato Antifascista. In accordo con l'Amministrazione si era già individuato nel giardino pubblicoa fianco della Scuola Media il luogo ove situare la scultura. Questa raffigura un portale massiccio realizzato in granito costituito da tre blocchi di pietra. I due elementi verticali che sostengono l'architrave sono trattati in modo diverso. Il sostegno pricipale è la parte migliore della nostra società; l'altro che gli si giustappone, rozzo, greve, appena abbozzato, raffigura invece gli aspetti più aspri, contorti, contraddittori della nostra esistenza. Sulla parte superiore verranno scolpiti dei simboli che richiamano al significato del monumento: sul pilastro squadrato troveranno posto i nomi dei caduti della Resistenza".

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