Vaccini obbligatori, multe più basse e nessuna sottrazione della patria potestà a chi dice no

Vaccini obbligatori, multe più basse e nessuna sottrazione della patria potestà a chi dice no
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MILANO - Dopo due giorni di discussione a Senato, il decreto vaccini subisce significative modifiche: multe più basse e addio al ritiro della patria podestà in caso di elusione dell’obbligatorietà dei dieci vaccini, a cui se ne aggiungono quattro consigliati. Modifiche che suscitano il plauso dell'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera: "Saluto positivamente il fatto che il Senato abbia approvato il decreto vaccini migliorandolo positivamente attraverso il recepimento delle più importanti richieste avanzate dalla Conferenza Stato-Regioni, tra cui l’obbligatorietà vaccinale per gli operatori sanitari e scolastici, il passo indietro sulla sottrazione della patria potestà, la riduzione delle sanzioni e l’introduzione dell’anagrafe vaccinale nazionale a partire dal 2019". 
Gallera lo ha detto a margine dell’intervento alla tavola rotonda dal titolo “Prevenzione vaccinale e tutela della salute, la visione di Regione Lombardia” che si è tenuta venerdì 21 luglio a Palazzo Lombardia, organizzata da The European House Ambrosetti per fare il punto sulla situazione in Lombardia e confrontarsi sugli interventi in atto e su quelli futuri.
CONFUSIONE DA BALLETTO VACCINI OBBLIGATORI "Registro però - ha aggiunto l’assessore in merito al decreto - che il balletto messo in scena dal governo sul numero di vaccini obbligatori potrebbe creare confusione e far passare un messaggio errato, cioè che solo alcuni vaccini siano importanti e necessari e altri no. Il rischio è che alcuni vaccini previsti nel Patto per la salute e nel piano vaccinale non siano considerati fondamentali e strategici per la salute della comunità".
FORMAZIONE E INFORMAZIONE "Il confronto avuto oggi con i sindacati, le società scientifiche dei pediatri e le associazioni dei pazienti - ha concluso l’assessore - è stato molto positivo perché tutti insieme abbiamo messo al centro la necessità, accanto all’obbligo vaccinale, di formare e informare i pediatri e le famiglie sull’importanza e sicurezza dei vaccini".
CAMPAGNA AD HOC "A settembre avvierò i lavori di un tavolo con tutti i soggetti coinvolti al fine di costruire una campagna di comunicazione ad hoc attraverso per realizzare materiale video e cartaceo da distribuire negli studi dei pediatri, negli ambulatori degli ospedali, nei consultori e negli studi dei ginecologi, da distribuire insomma in maniera capillare su tutto il territorio lombardo".


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