Una rete con 33 partner per contrastare la violenza sulle donne
Al Tourist Infopoint di piazza San Vittore a Rho è stato sottoscritto questa mattina il nuovo protocollo d’intesa per l’anno 2023 per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne
Istituzioni, forze dell’ordine, cooperative, consultori, commercianti, scuole, associazioni e fondazioni di Rhodense e Bollatese. In tutto 33 partner pronti a lavorare in rete contro le violenze di genere.
L'accordo siglato stamattina al CentRho di piazza San Vittore
Al Tourist Infopoint di piazza San Vittore a Rho è stato sottoscritto questa mattina il nuovo protocollo d’intesa per l’anno 2023 per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne, negli ambiti di Rho e Garbagnate Milanese.
Una rete composta da 17 comuni
La Rete Interistituzionale comprende i 17 Comuni dell’area Rho Garbagnate (Rho, Arese, Cornaredo, Lainate, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Settimo Milanese, Vanzago, Baranzate, Bollate, Cesate, Garbagnate Milanese, Novate Milanese, Paderno Dugnano, Senago, Solaro), di cui il Comune di Rho è l’Ente capofila; la ASST Rhodense, attraverso i Consultori, i Pronti Soccorso e gli altri servizi specialistici; le due Aziende Consortili Sercop e Comuni Insieme; l’ATS Città Metropolitana di Milano; le forze dell’ordine; Dialogica Cooperativa Sociale; Fondazione Somaschi Onlus - che gestisce il Centro antiviolenza HARA - e numerosi enti del terzo settore e del privato sociale.
Ogni anno due eventi per sensibilizzare la popolazione
Ogni anno verranno realizzati due eventi per sensibilizzare la popolazione del territorio, si lavorerà con le scuole superiori e si organizzeranno occasioni di formazione per gli operatori.
Nel 2022 gli accessi ai Centri Antiviolenza di Rho e Bollate sono stati 157
Nel 2022 gli accessi sono stati 157, 96 a Rho e 54 a Bollate (dove il centro antiviolenza è aperto 3 giorni alla settimana, mentre a Rho è attivo sei giorni su sette). Le donne residenti a Rho sono 48. La maggioranza ha dai 36 ai 45 anni, sono 31 quelle tra i 46 e i 55; 22 tra i 26 e i 35; 13 fra i 18 e i 25 anni. Sette hanno superato i 65 anni. Si parla prevalentemente di italiane, tra le straniere c’è una predominanza di donne peruviane, 16 in tutto. Ben 74 sono occupate, spesso con contratti a tempo determinato o per poche ore alla settimana. Occupazioni che non consentono loro una reale autonomia economica. Tra le 157, 65 hanno figli conviventi al seguito. In 81 casi la violenza è stata fisica, in 109 psicologica, in 40 di tipo economico, in 10 sessuale. Sono 31 i casi di stalking. Per 56 di queste 157 donne a esercitare violenza è stato il marito, per 16 il convivente, per 13 l’ex marito, per 15 l’ex fidanzato. In case rifugio sono approdate 7 donne nel 2002, altre 15 nel 2021 e 16 lo scorso anno.
L'assessore Bianchi "I dati raccontati troppo duri e preoccupanti serve un impegno quotidiano ancora maggiore"
“Il desiderio - ha dichiarato l’assessore ai Servizi Sociali Paolo Bianchi - è di ringraziare per aver scelto di firmare oggi un accordo, che è un contratto e una presa di impegno verso questo tema. I dati raccontati sono ancora troppo duri e preoccupanti e ci richiamano a un Impegno quotidiano ancora maggiore. Ma la presenza così massiccia e la lista davvero lunga di soggetti che sottoscrivono il patto ci dà davvero speranza. Il nostro territorio c’è! Ognuno di noi porterà nella sua realtà la spinta a un lavoro sempre più diffuso e condiviso”.