circonvenzione di incapace

Truffano una nonnina: due anni di carcere all'assicuratore e a sua moglie

Avevano convinto l'anziana di Novate Milanese a consegnargli oltre 800mila euro.

Truffano una nonnina: due anni di carcere all'assicuratore e a sua moglie
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Truffano una nonnina: due anni di carcere all'assicuratore e a sua moglie. Avevano convinto l'anziana di Novate Milanese a consegnargli oltre 800mila euro.

Truffano una nonnina

Due anni di carcere e mille euro di multa. È questa la condanna decisa nel pomeriggio di mercoledì dai giudici del Tribunale di Milano, per un assicuratore di 74 anni e per la moglie 49enne di origine Moldava. I due erano a processo davanti alla quinta sezione penale per circonvenzione di incapace nei confronti di un'anziana signora di 78 anni residente a Novate Milanese.

L'hanno convinta a consegnargli 800mila euro

La pensionata, economicamente benestante, sarebbe stata circuita dal proprio assicuratore e dalla giovane moglie moldava, i quali, approfittando del suo stato di solitudine e di fragilità emotiva, le hanno sottratto la quasi totalità del cospicuo patrimonio di cui disponeva. Fin dall’aprile del 2017 l’assicuratore e la moglie, sfruttando la fiducia che la pensionata aveva riposto nei loro confronti, hanno indotto la donna a disporre dei propri beni e conti correnti a loro vantaggio per oltre 800mila euro.

Due anni di carcere, mille euro di multa ma non solo

Non solo due anni di carcere e mille euro di multa, i giudici della quinta sezione del Tribunale di Milano a seguito dell’inchiesta, coordinata dal Pubblico Ministero Alessia Menegazzo e condotta dalla Polizia Locale di Novate milanese e dalla Guardia di Finanza di Paderno Dugnano hanno deciso la confisca di 180 mila euro.

"Si sono presi le proprie responsabilità"

Al termine dell’udienza avvenuta nel pomeriggio di mercoledì, l’avvocato difensore della coppia l'avvocato Vincenzo Carnuccio, ha affermato che una volta lette le motivazioni che saranno depositate tra 70 giorni deciderà il da farsi. "I miei assistiti - afferma l’avvocato con studio a Rho - hanno tenuto un comportamento processuale impeccabile. Si sono presi le loro responsabilità e hanno risarcito la donna. Per questo motivo impugneremo sicuramente la sentenza per quanto riguarda la confisca e, come dice prima, una volta lette le motivazioni decideremo il dafarsi".

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