Truffa dei diamanti: anche alcuni abbiatensi sotto accusa
Maxi-processo sulla presunta truffa dei diamanti ai danni di centinaia di investitori, il legale di alcuni abbiatensi sotto accusa: “Raggiro? No, tutto alla luce del sole”
Maxi-processo sulla presunta truffa dei diamanti ai danni di centinaia di investitori, il legale di alcuni abbiatensi sotto accusa: “Raggiro? No, tutto alla luce del sole”
Truffa dei diamanti: anche alcuni abbiatensi sotto accusa
Settimana di udienze al Tribunale di Milano per il maxi-processo sulla presunta truffa dei diamanti in cui sarebbero incappate centinaia e centinaia di investitori, tra i quali anche alcuni nomi illustri come Vasco Rossi, Federica Panicucci, Simona Tagli, Diana Bracco. Elevato pure il numero degli indagati dalla Procura milanese, 73: tra questi i dirigenti di cinque istituti di credito, ma anche alcuni operatori che hanno agito come intermediari tra le banche e gli investitori. Figurano anche alcuni abbiatensi, che sono difesi dall'avvocato Stefano Benvenuto.
L'accusa: pietre preziose vendute a un valore superiore a quello di mercato”
L'accusa è di aver venduto le pietre preziose a un valore superiore rispetto al costo di mercato, fornendo una rappresentazione parziale e ingannevole dei diamanti come bene rifugio, con quotazioni non chiare e cristalline. Come riportato dalle cronache di questi giorni, il processo potrebbe tuttavia arenarsi con una richiesta di archiviazione in quanto, asserisce la Procura «la vicenda evidenzia la piena sussistenza dei fatti di truffa", ma interverrebbe la "avvenuta estinzione del reato» essendo l'acquisto delle pietre avvenuto oltre sette anni fa.
Il legale difensore degli abbiatensi: “Operazioni avvenute alla luce del sole”
Su questo tuttavia Benvenuto puntualizza: «Le operazioni sono tutte avvenute alla luce del sole, non c'è stato alcun raggiro. C'erano contratti sottoscritti con la stipula di una polizza tramite Lloyd's Londra e le quotazioni erano riferibili a RapaPort, il listino mondiale della Borsa del Diamante. Di questo l'accusa sembra essersi dimenticata». Per questo per l'avvocato le accuse sono infondate. Il processo è nella fase delle udienze preliminari, mercoledì 135 tra investitori, persone che hanno ereditato le pietre e associazioni di consumatori hanno chiesto di costituirsi parte civile. «Ma noi abbiamo chiesto l'estinzione di tutte queste procedure e la loro esclusione da parte civile», aggiunge Benvenuto. Prossima convocazione fissata al 20 ottobre.
Un processo di risonanza nazionale: Vasco Rossi ci ha rimesso due milioni
Un processo la cui risonanza è nazionale per i nomi coinvolti. Le banche, tra le quali Banco Bpm, Unicredit, Mps e Banca Aletti, secondo l'accusa compravano dalla Intermarket Diamond Business spa e dalla Diamond Private i preziosi per poi rivenderli a prezzi molto più alti. E alcuni hanno investito molto nel possibile business: lo stesso Vasco Rossi ci avrebbe messo due milioni di euro. Se si andasse verso l'archiviazione o fosse riconosciuta l'infondatezza delle richieste, non ci sarebbe naturalmente più alcun risarcimento.