Treno fermo per tre ore dopo Magenta, pendolari infuriati
Riceviamo e pubblichiamo dal comitato pendolari della tratta Milano-Novara.
Sono passati solo pochi giorni dall’incontro del 10 novembre in Regione Lombardia con Trenord ed Rfi per fare il punto della situazione sul quadrante Ovest che include anche la nostra linea, S6, ed ecco che i dati mirabolanti, puntualmente presentati da Regione Lombardia e Trenord – e puntualmente contestati da noi - che registrano un indice di puntualità dell’88% (che scendono all’84,5% nelle fasce di punta), sono davvero difficili se non impossibili da sostenere.
Quello che è successo ieri sera (15 novembre), dimostra ancora una volta l’assoluta incapacità di gestire le situazioni di emergenza, mettendo in luce il problema sicurezza, non quella dell’essere aggrediti o derubati sul treno (come cavalcato a scopo di propaganda dai politici della Regione e a cui l’assessore Sorte vorrebbe porre rimedio con task force armate), ma quella che non viene garantita in primis da Trenord e che lascia centinaia di pendolari per ore su un treno fermo fuori dalla stazione al buio e senza riscaldamento.
A causa di un guasto alla linea aerea, il treno 10664 partito da Garibaldi alle 19.17 diretto a Novara, ha interrotto la sua corsa 2 km dopo aver effettuato la fermata di Magenta. Avvisati dal capotreno del guasto sono passate ben 3 ore prima che un convoglio sia riuscito a raggiungere il treno fermo per agganciarlo e trainarlo a Magenta. L’ultima di queste infinite ore completamente al buio, senza riscaldamento e senza poter accedere ai bagni.
Come sempre succede in questi casi, Trenord non ha impostato un piano di emergenza che pensi a mettere in sicurezza i passeggeri, occupandosi solo del guasto (oltretutto senza riuscire a risolverlo in tempi brevi, come dimostrano i ritardi e soppressioni di altri treni fino alla fine del servizio e addirittura anche di questa mattina).
Giusto un anno fa, e per l’esattezza il 17 novembre 2015, un altro episodio vergognoso ci ha costretti, come oggi, a doverci occupare del problema di viaggiare in sicurezza: un treno fermo in galleria ha bloccato l’intera linea ferroviaria, passeggeri nel convoglio fermo per oltre 30 minuti che di loro iniziativa sono scesi e hanno transitato a piedi fino alla stazione più vicina senza alcuna assistenza del personale che in tutto quel tempo non è riuscito ad organizzarsi per coordinare la situazione.
Come ribadiamo da anni, il trasporto pendolare è carente e insoddisfacente sotto tutti i punti di vista, non è altresì accettabile alcuno sconto sulla sicurezza. Che cosa vuole fare l’assessore Sorte? Proporre l’ennesimo aumento (uno è già stato ventilato per gennaio 2017 per la vigilanza sui treni, fermamente contestato dai Comitati) perché Trenord diventi più affidabile?
Visto che ogni scusa è buona per spremere e sfinire i pendolari, vi diciamo che è ora di finirla e di cominciare ad assumervi le responsabilità delle vostre inefficienze e impegnarvi seriamente per colmarle. Operazioni del tipo “Tolleranza Zero” e “Tratta sicura” se le paghi la Regione.