Tre iniziative per ricordare Giulio Regeni
L’Amministrazione comunale di Rho ha ricordato nella giornata di oggi, lunedì 25 gennaio, Giulio Regeni, il ricercatore italiano scomparso in Egitto il 25 gennaio di cinque anni fa e poi ritrovato barbaramente ucciso
La fontana di piazza Visconti illuminata di giallo per ricordare Giulio Regeni
La la fontana di piazza Visconti si è illumina di giallo, nella giornata di oggi, lunedì 25 gennaio per ricordare Giulio Regeni il ricercatore italiano scomparso in Egitto il 25 gennaio di cinque anni fa e poi ritrovato barbaramente ucciso. Non solo, oltre all’illuminazione della fontana, per ricordare Regeni l’amministrazione comunale rhodense ha organizzato altri due appuntamenti, un’aiuola con fiori e piante perenni e un cartello a lui dedicati sempre in Piazza Visconti e l’installazione di una panchina gialla realizzata con i ragazzi della scuola primaria di Terrazzano che insieme al Comune si occuperà anche della panchina Arcobaleno contro l’Omofobia la cui realizzazione è slittata lo scorso maggio in occasione della Giornata internazionale contro omofobia a causa del Lockdown.
Una panchina gialla realizzata con i ragazzi della scuola Sante Zennaro
«A causa delle misure anti covid, non è possibile organizzare manifestazioni esterne, ma vogliamo ricordare comunque Giulio con atti simbolici che ricordano il giallo, colore della sua campagna. Oltre alla manutenzione dell’aiuola già presente in piazza Visconti, quest’anno riusciamo a illuminare di giallo la fontana di fronte al Palazzo comunale, e a realizzare una Panchina Gialla ideata con la scuola Sante Zennaro - afferma l'assessore al Piano strategico, Promozione pari opportunità e conciliazione dei tempi, Sabina Tavecchia,.
Giulio Regeni un simbolo contro le ingiustizie
"Ricordo che a Rho si è strutturato Novembre come Mese dei Diritti, per ribadire la nostra determinazione nel rispetto dei diritti ricordando che la nostra città è stata riconosciuta dal 2016 City for Live - Città per la Vita contro la pena di morte sulle scie del monito di Papa Francesco in merito. In Egitto, come anche in altre parti del mondo, purtroppo esistono altri casi di ragazze e ragazzi scomparsi, messi in carcere e torturati di cui non c’è però rilevanza pubblica. Il nostro Giulio diventa quindi un simbolo contro le ingiustizie, i soprusi e la negazione dei diritti civili. E oltre al sostegno alla famiglia di Giulio, vogliamo dire grazie per il loro impegno a tutela dei diritti di tutti noi conclude l'assessore Tavecchia". Giulio Regeni aveva 28 anni ed era al Cairo per uno studio sulla situazione economica e sociale egiziana.