Il caso

Trasporto scolastico: l'appello di una mamma

Una mamma di Arconate racconta le criticità del trasporto scolastico dopo che le scuole hanno deciso di scaglionare le entrate.

Trasporto scolastico: l'appello di una mamma
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Trasporto scolastico: con la ripresa delle lezioni in presenza, una mamma di Arconate racconta le difficoltà riscontrate da sua figlia per raggiungere l'Istituto Torno di Castano Primo.

Trasporto scolastico: le criticità riscontrate

L’Istituto Torno di Castano Primo, come anche altri sul territorio, ha comunicato diverse variazioni negli orari di ingresso e di uscita degli studenti, come da imposizione del prefetto. I genitori si aspettavano che seguisse un adeguamento orario anche del servizio di trasporto pubblico locale Movibus, ma questo non è avvenuto.
Roberta Binaghi, di Arconate, madre di un’alunna che frequenta la terza del liceo scientifico proprio a Castano e che ha una malattia invalidante, ha voluto raccontare la sua posizione in questa vicenda e si è fatta portavoce del malcontento di molte famiglie. "È successo che fin da subito tutti noi genitori eravamo in panico perché hanno spostato questi orari scolastici senza sentire la Movibus - ha spiegato Binaghi - Il servizio non ha a sua volta aggiornato gli orari delle sue tratte e questo ha messo tante famiglie in uno stato di grande difficoltà".

Il caso della figlia di Roberta

"Nello specifico il mio grosso problema è che sono sprovvista di patente e abito ad Arconate - ha sottolineato - Mi sono ritrovata a non sapere come portare mia figlia a scuola, e l’unica soluzione è farle prendere comunque la corsa delle 8 per farla aspettare circa un’ora e un quarto fuori dall’Istituto, fino all’ingresso delle 9.40. In una situazione comune si potrebbe anche fare, tuttavia mia figlia ha una malattia cronica autoimmune che la costringe a grande attenzione. Non ha difese immunitarie e deve assolutamente evitare di prendere freddo, umidità o colpi d’aria. Ammalarsi anche solo di un raffreddore o di una bronchite, oltre che essere un rischio di per sé, per lei vorrebbe dire mesi e mesi di cure, che la porterebbero addirittura a perdere l’anno scolastico, come è già capitato. La scuola è a conoscenza di questa situazione, perché ad inizio anno ho fornito la cartella medica".

La soluzione dell'Istituto

Roberta ha avuto una serie di contatti con l’Istituto fino ad arrivare ad una soluzione che, pur tamponando i suoi disagi, le ha lasciato l’amaro in bocca perché non risolve il problema a tutte le altre famiglie. "Il vicepreside mi ha richiamato mercoledì per comunicarmi che vista la particolare situazione, mia figlia potrà aspettare dentro l’istituto suonando il campanello pur arrivando in anticipo di un’ora e un quarto - ha affermato la mamma arconatese - Io sono felice di questo per mia figlia, ma venire incontro alla mia situazione non cambia il disagio per tutte le altre famiglie i cui figli sono costretti ad aspettare fuori. Il messaggio passato a noi è che anche i gestori del servizio Movibus sono irremovibili. So che il sindaco di Castano Giuseppe Pignatiello ha fatto un sopralluogo davanti al Torno e ha spiegato che la situazione è sotto controllo, ma per diversi giorni noi genitori non abbiamo ricevuto comunicazioni ufficiali".

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