"Trasformare il "Fungo" in opera per la comunità"
L'associazione, che si occupa di animali e persone bisognose, ha effettuato un sopralluogo nell'immobile dismesso della frazione di Garbatola. Ed ecco l'appello
Si torna a parlare del "Fungo" di Garbatola, frazione di Nerviano: il blitz dell'associazione "Casaringhio" nell''immobile abbandonato.
"Fungo" di Garbatola, nuovo blitz
"Occorre rendere questo edificio utile per tutta la cittadinanza". Questo l’appello lanciato da Sara Vega, leader e attivista dell’associazione "Casaringhio" Aps che in questi giorni ha effettuato un sopralluogo per accertarsi se vi fossero persone che necessitavano aiuto nel "Fungo"di Garbatola, frazione di Nerviano, ossia l’edificio abbandonato ormai da anni che sorge lungo la via 20 Settembre della frazione. Un immobile che i nervianesi ben conoscono e che da anni è il simbolo dell’incuria e sporcizia.
Si tratta, come noto, di una struttura da un valore di alcune migliaia di euro: nata negli anni Novanta, nel 2008 si era assistito al cambio di destinazione da alberghiero a residenziale. Ma l'immobile non è mai stato abitato da nessuno se non da chi non ha un tetto dove stare, tra l'altro lasciando nei diversi piani rifiuti di ogni tipo e degrado tanto che negli anni si erano registrati anche dei blitz da parte dei Carabinieri.
Il nuovo sopralluogo
In questi giorni "Casaringhio", "associazione, che tiene a valorizzare e ridare dignità a tutti gli esseri viventi", è andata a dare un’occhiata all’interno del "Fungo": "Siamo all’interno di un edificio abbandonato da anni - recita Vega nel video di denuncia girato proprio all’interno della struttura - Un edificio che è diventato ormai un deposito di rifiuti, di merce e luogo per l’illegalità. Sono anni che viene chiesta una riqualificazione di questo luogo ma non è mai stata accolta. Questo luogo era nato come un albergo, a seguito di un fallimento è diventato residenziale da allora oggetto di vandalismi e di persone che ci abitano all’interno".
L'appello al Comune
Da qui l’appello di Vega: "Siamo nel 2024 e lo stato di questo luogo è pietoso, chiediamo quindi la possibilità di provvedere a una riqualificazione dell’immobile. Si tratta di un edificio di 7 piani e si può cercare di costruire qualcosa di utile, di provvedere a una riqualificazione idonea perchè questo immobile diventi utile a tutta la cittadinanza e a tutta la comunità".
La situazione (in campo c’è il Comune che di fatto non ha mai smesso di essere in contatto con la proprietà della struttura) non pare si possa smuovere a breve. Intanto, all’interno sono ben visibili parti di biciclette, rifiuti, materassi ma anche biancheria intima femminile e preservativi.