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Tentano di trasformare 700mila euro falsi in criptovaluta: fermata una banda di truffatori

L’intervento dei finanzieri ha permesso di interrompere la transazione, che avrebbe spossessato il venditore del saldo del proprio portafoglio digitale

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Hanno tentato di convertire 700mila euro in banconote, per la maggior parte false, in criptovaluta: sono stati fermati dalla Guardia di Finanza.

Tentano di convertire 700mila euro in criptovaluta: fermati

I finanzieri del Comando Provinciale di Milano hanno fermato una banda di truffatori che ha provato ad
acquistare criptovalute per un controvalore in contanti di circa 700 mila euro, utilizzando banconote che sono risultate, per la maggior parte, false.

In particolare, gli accertamenti dei militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano hanno
consentito di individuare il luogo finale dell’incontro tra il detentore del wallet contenente la valuta virtuale e la banda di truffatori interessati all’acquisto in contanti.

Sul posto gli acquirenti, tre uomini e una donna di nazionalità estera, distinti nell’abbigliamento e nei modi, hanno mostrato al cedente una valigetta apparentemente contente numerose banconote dal taglio di 200 euro cadauna, raggruppate in mazzette uguali tra loro e, con l’ausilio di un’apposita macchinetta “conta banconote”, hanno iniziato il conteggio del denaro, mettendo forte pressione al venditore affinché concludesse velocemente il trasferimento della valuta virtuale in suo possesso su un dispositivo ledger.

Solo 45mila euro erano autentici

L’intervento dei finanzieri ha permesso di interrompere la transazione, che avrebbe spossessato il venditore del saldo del proprio portafoglio digitale contenente l’equivalente di circa 700 mila euro: infatti, delle migliaia di banconote esibite dai truffatori solo poco più di 45 mila euro sono risultate genuine, mentre tutte le altre si sono rivelate fasulle.

In particolare, i successivi approfondimenti hanno consentito di accertare che solo le banconote costituenti le prime mazzette di denaro esibite erano genuine, mentre per gli altri blocchi di banconote i truffatori, due dei quali gravati da specifici precedenti di polizia, avevano posto qualche vera banconota a copertura delle restanti, risultate false.

Per questo, i finanzieri hanno proceduto al sequestro di tutte le banconote genuine e fasulle, nonché degli strumenti utilizzati per il conteggio del denaro e degli apparati cellulari e informatici, compresi due dispositivi ledger per la custodia di criptovalute, in uso ai quattro truffatori, che sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria di Milano per i reati di tentata truffa, spendita e introduzione di monete false, riciclaggio e auto-riciclaggio.

 

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