Tenta di rapinare due ragazzi in auto: arrestato 30enne
Nonostante l’uomo fosse stato ammanettato, durante il trasporto, iniziava a scalciare, cercando anche di ferirsi alla testa, dando testate al plexiglass divisorio
E' finito in manette un 30enne tunisino che la scorsa notte ha tentato di rapinare due ragazzi che si trovavano in auto a Rho: i poliziotti lo hanno arrestato ed è finito in carcere.
Tenta di rapinare due ragazzi in auto: arrestato 30enne
Mentre la scorsa notte la volante transitava sulla via Garibaldi, notava un uomo che apriva lo sportello di un’auto brandendo una bottiglia; ma appena si avvedeva della presenza della Polizia, nascondeva la bottiglia all’interno di una busta di plastica, tentando di allontanarsi, gridando “SONO MIEI AMICI”.
L’uomo era stato riconosciuto nell’immediatezza come K.H. tunisino del 93 con numerosi precedenti di polizia pertanto, nonostante le urla e la decisa resistenza, lo bloccavano e lo assicuravano all’interno della macchina di servizio.
I giovani minacciati con una bottiglia
Nell’auto erano stati infatti notati due giovani ragazzi, decisamente impauriti, che alla vista dei poliziotti segnalavano dapprima a gesti, che non conoscevano il soggetto fermato, per poi asserire di aver subito un tentativo di rapina dallo stesso: infatti successivamente i ragazzi, in sede di denuncia, riferivano che si stavano salutando in macchina quando, all’improvviso arrivava un uomo, presumibilmente nord africano, che apriva lo sportello chiedendo cosa stessero facendo a quell’ora in tale via e pretendendo di avere venti euro.
Al rifiuto del ragazzo, l’uomo lo minacciava dicendogli di scendere immediatamente dall’auto, altrimenti l’avrebbe ammazzato: nel contempo estraeva da un sacchetto una bottiglia di birra, brandendola come arma.
A questo punto la ragazza che aveva notato avvicinarsi la volante, cercava di prendere tempo, provando ad istaurare un dialogo per cercare di calmare l’uomo.
Il tentativo di farsi male nell'auto
Nonostante l’uomo fosse stato ammanettato, durante il trasporto, iniziava a scalciare, cercando anche di ferirsi alla testa, dando testate al plexiglass divisorio: asserendo che avrebbe incolpato i poliziotti per le ferite, apostrofandoli come razzisti e minacciando di vendicarsi, una volta liberato.
I poliziotti cercavano invano di calmarlo e, una volta giunto nella camera dei fermati, lo stesso cercava di provocare le altre persone fermate al fine di cagionare, invano, una loro reazione; in quella sede veniva medicato da personale 118 per la ferita alla testa procuratasi, rifiutando il trasporto in ospedale.
Dell’episodio occorso, per cui l’uomo veniva tratto in arresto per tentata rapina e denunciato per minacce e resistenza a Pubblico Ufficiale, veniva notiziato il Sostituto Procuratore del Tribunale, che disponeva di associarlo presso le camere di sicurezza della Questura di Milano, in attesa del giudizio per direttissima: a seguito del quale si trova ristretto presso la Casa Circondariale di S. Vittore.