Tenta di dare fuoco alla compagna: arrestato
L'avrebbe cosparsa di benzina contenuta in una bottiglia di plastica, cercando poi di avvicinarle la fiamma dell'accendino.
Tenta di dare fuoco alla compagna dopo averla picchiata, ma l'intervento dei Carabinieri (allertati da un vicino di casa) evita il peggio.
Tenta di dare fuoco alla compagna dopo averla cosparsa di benzina
E' successo a Milano, dove la mattina di venerdì 11 dicembre i Carabinieri del Nucleo radiomobile hanno arrestato un 32enne di nazionalità marocchina, con le accuse di rapina aggravata e maltrattamenti in famiglia. I militari sono intervenuti alle prime luci dell’alba in un appartamento in zona Rogoredo, dove una donna 28enne aveva precedentemente subito l’ennesima aggressione da parte del convivente, un pregiudicato marocchino sottoposto all’obbligo di firma presso il commissariato di zona. La giovane vittima oltre a riferire ai Carabinieri di essere stata più volte in passato oggetto di percosse e violenze da parte dell’uomo in preda a raptus di gelosia e di non averle mai denunciate per timore di ritorsioni, ha raccontato di essere stata violentemente picchiata anche in questa occasione, quando al culmine della lite il compagno l’avrebbe cosparsa di benzina contenuta in una bottiglia di plastica, con l’intenzione di darle fuoco con la fiamma di un accendino, evento scongiurato solo dalla difesa opposta dalla donna.
Le aveva sottratto il cellulare per impedirle di chiedere aiuto
I militari dell’Arma, intervenuti prontamente in soccorso della ragazza, hanno recuperato l’accendino e la bottiglia con liquido infiammabile in possesso dell’uomo, oltre a un telefono cellulare che lo stesso aveva sottratto alla compagna durante l’aggressione, allo scopo di impedirle di chiamare i soccorsi, che sono stati fortunatamente allertati tramite chiamata al 112 da parte di un vicino di casa, che ha permesso il tempestivo arrivo dei Carabinieri e scongiurato tragiche conseguenze.
Il 32enne è finito a San Vittore
Al termine delle formalità di rito, l’arrestato, su disposizione del pm di turno della Procura della Repubblica di Milano, è stato rinchiuso in una cella del carcere di San Vittore.