Fermata all'alt

Tarocca il certificato di assicurazione di un parente e lo spaccia per suo

E' succeso a Bollate mercoledì: a scoprire il giochetto della conducente la Polizia Locale.

Tarocca il certificato di assicurazione di un parente e lo spaccia per suo
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Tarocca il certificato di assicurazione di un parente e lo spaccia per suo. E' succeso a Bollate mercoledì: a scoprire il giochetto della conducente la Polizia Locale.

Tarocca il certificato di assicurazione

Furba ma non troppo. Una conducente è stata pizzicata dagli agenti di Polizia Locale per aver contraffatto l’assicurazione dell’auto che guidava.
Pensava di farla franca, non pagare l’assicurazione della sua vettura e chissà quante altre volte le è andata bene: ma il suo giochetto è finito.

La Polizia Locale l'ha scoperta

D’altronde è un’arte anche quella del tarocco. Mercoledì pomeriggio ha provato a prendersi gioco anche degli agenti di Polizia Locale del Comando di via Garibaldi.
Si trovava all’incrocio fra la Via Verdi e la Via Vittorio Veneto e le è stato intimato l’alt in quanto da verifica presso la motorizzazione la vettura risultava priva di copertura assicurativa. E’ a quel punto che, quindi, le è stato chiesto di consegnare patente e libretto.

Ha estratto lo smartphone

La donna, classe 1983 e residente nell hinterland, invece di mostrare il tagliandino dell’assicurazione, ha estratto il suo smartphone e ha esibito un certificato assicurativo che apparentemente garantiva la copertura fino a settembre 2022.
Ma agli agenti questo suonava strano: è a quel punto che hanno deciso di contattare la compagnia assicurativa per effettuare un ulteriore controllo. Quest’ultima, infatti, confermava che nessun veicolo con quella targa risultava assicurato presso di loro.

Poi una disattenzione

Una disattenzione della donna, però, ha fatto emergere l’inganno: nel mostrare nuovamente il certificato, questa volta ha esibito quello vero. Ovvero quello in proprietà di un suo parente, che riportava lo stesso periodo assicurativo e la stessa compagnia, ma per un veicolo diverso.
La donna, infatti, con l’utilizzo di programmi di modifica, ha "photoshoppato" il documento del famigliare, inserendo la targa del proprio veicolo. E’ così, infatti, che la Locale ha constatato che il primo certificato appariva contraffatto e dunque non esistente.

Veicolo confiscato e patente sospesa

Il veicolo è stato quindi sequestrato per la successiva confisca e la patente di guida ritirata per la sospensione di un anno. Forse le conveniva pagare l’Rca...

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