Tariffa unica, ecco come funziona e perché i sindaci la vogliono
La battaglai dei sindaci per favorire il trasporto publico.
Trascinati dal sindaco di Noviglio, Nadia Verduci, 96 sindaci della provincia di Milano sottoscrivono una petizione rivolta al primo cittadino di Milano, Giuseppe Sala, all'assessore ai Trasporti di Regione Lombardia, Claudia Maria Terzi, al Governatore lombardo Attilio Fontana, all'assessore ai Trasporti Comune di Milano, Marco Granelli, al consigliere delegato Mobilità e Trasporti di Città Metropolitana di Milano, Siria Trezzi e a Luca Tosi, dell'Agenzia del Tpl per chiedere di riaccendere i motori e dare un'accelerata all'introduzione della Tariffa unica integrata per il trasporto pubblico metropolitano.
Una proposta, annunciata un anno fa, che porterebbe ad una riorganizzazione tariffaria dei mezzi di trasporto pubblico di città e provincia, con vantaggi e benefici economici per chi, dall'hinterland si reca nel capoluogo. Un sistema più snello, che consentirebbe anche un più semplice accesso ai ticket per muoversi da e per la città.
La posizione dei sindaci
«Oltretutto l’applicazione di questa tariffa integrata sarebbe uno dei passi fondamentali per far sentire i cittadini della fascia esterna provinciale come veri cittadini metropolitani», è l'assunto dei 97 sindaci firmatari. La tariffa unica sembra infatti essersi arenata, dopo che, in sede di discussione del bilancio regionale a fine 2018, è stato ritirato dalla Giunta lombarda l’emendamento che avrebbe consentito l'introduzione in deroga della tariffazione unica integrata.
Le novità della tariffa unica
Con il biglietto integrato si prevede, per esempio, la possibilità di viaggiare per Milano prendendo l'autobus, la metropolitana e il treno delle linee Suburbane con un unico ticket ( ad oggi esistono biglietti diversi a seconda del gestore del servizio), ma anche la riduzione dei costi dei singoli tagliandi, ora considerati extraurbani, dai capolinea più esterni delle metropolitane (come la “nostra” Rho fiera) da 2,50 a 2 euro. Analogo discorso vale, con una piccola differenza tariffaria, per tutti i Comuni della fascia metropolitana. Le prime stime mostravano riduzioni sui costi di trasporto rispetto alle tariffe ad oggi in vigore col cosiddetto «Sitam». La deroga, in attesa del provvedimento definitivo, avrebbe permesso comunque di attuare a breve l’applicazione delle nuove tariffe, almeno sul trasporto su gomma, tram e metro. Invece è arrivato lo stop ad un piano dei servizi di trasporto pubblico discusso da tempo coi Comuni, proprio per arrivare all'ottimizzazione delle tariffe comprendenti biglietti ed abbonamenti unici e all'aumento di alcune corse dal capoluogo all'hinterland. Insomma, più mezzi e prezzi più vantaggiosi sia sugli abbonamenti che sui singoli biglietti per chi arriva da fuori città: un tassello importante anche alla luce della nuove limitazioni al traffico veicolare che saranno introdotte dalla giunta Sala con la cosiddetta «Area B» milanese.
Sul numero in edicola di Settegiorni Magenta-Abbiategrasso trovate due pagine di approfondiemnti e interviste sulla tariffa unica integrata.