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Strage di Erba, Rosa Bazzi va al lavoro... In ambulanza

Dopo diversi ricorsi e richieste di revisione, oggi, 1 marzo 2024, si terrà l’udienza per valutare l’istanza di revisione del processo presentata un anno fa dal procuratore generale di Milano Cuno Tarfusser.

Strage di Erba, Rosa Bazzi va al lavoro... In ambulanza
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Rosa Bazzi, condannata all’ergastolo col marito Olindo Romano perché riconosciuti come autori della Strage di Erba, arriva sul luogo di lavoro nel posto del passeggero di un’ambulanza. Oggi, 1 marzo 2024, si terrà a Brescia l'udienza per valutare l'istanza di revisione del processo.

Strage di Erba: Rosa Bazzi al lavoro

Quindici chilometri, equivalenti ad una ventina di minuti di macchina, dividono il Carcere di Bollate dal luogo di lavoro concesso a Rosa Bazzi dopo quasi vent’anni di carcere. Fatalità del destino, quando la Rho-Monza è congestionata dal traffico, il navigatore propone di percorrere la strada fino all’uscita "Vecchia Valassina - Erba". Forse, però, Bazzi non è costretta a provare questo imbarazzo: questo è il vantaggio di giungere al lavoro di prima mattina.

Erano le 7,23, infatti, quando Rosa Bazzi, condannata all’ergastolo col marito Olindo Romano perché riconosciuti come autori della Strage di Erba, arriva a Nova Milanese, nel posto del passeggero di un’ambulanza.
Cappotto pesante con il pelo sul cappuccio, maglioncino morbido e jeans. Sulla mano destra tiene i manici della sua borsa capiente. Il viso è coperto da un paio di occhiali da sole.

E' tornata a fare le pulizie

Si occupa di fare le pulizie all’interno della rimessa e della sede della Cooperativa sociale che si occupa di trasporti sanitari. Lo stesso mestiere che faceva prima del 2006. Senza manette, senza costrizioni o Forze dell’Ordine intorno a lei, dà l’impressione di essere una normalissima donna sulla sessantina che si appresta a portare a termine gli ultimi anni di lavoro prima della meritata pensione. A tradirla solo il suo nome, pesante come un macigno, che è ricondotto ad una delle vicende di cronaca nera più tremende che l’Italia abbia mai affrontato.

La vicenda

La sua identità, unita a quella del marito, sono il simbolo dei vicini assassini che trucidarono, nel 2006, Raffaella Castagna, suo figlio, il piccolo Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e Valeria Cherubini. Il 10 gennaio 2007, davanti ai magistrati, i Romano si addossarono separatamente l'intera responsabilità della strage, per poi ritirare le proprie dichiarazioni e giustificare le confessioni perché, secondo Bazzi e Romano, furono "convinti" dagli inquirenti con la promessa di poter avere una cella matrimoniale. La coppia è stata condannata all’ergastolo in tutti i gradi di giudizio.

Oggi l'udienza per valutare l'istanza di revisione

Dopo diversi ricorsi e richieste di revisione, oggi, 1 marzo 2024, si terrà l’udienza per valutare l’istanza di revisione del processo presentata un anno fa dal procuratore generale di Milano Cuno Tarfusser, ammessa dalla seconda sezione della Corte d’appello di Brescia. Per voltare pagina e dar via ad processo bis della Strage di Erba sarà necessario documentare quali nuove fonti di prova sono a vantaggio dei due coniugi. La Corte potrebbe accettarle, farlo in parte o non reputare i documenti rilevanti al fine del nuovo procedimento.

L'ARTICOLO COMPLETO SU SETTEGIORNI BOLLATE, EDIZIONE DEL 1 MARZO 2024

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