"Squalificato per un anno, ma non ha colpito l'arbitro"
La rabbia di Adriano Bedin, presidente della Virtus Abbiatense, per quanto accaduto a un suo calciatore.
«Abbiamo impiegato ogni giorno per dare una immagine alla nostra società che risponda ai valori positivi dello sport. Non accetto che ci venga ingiustamente gettato addosso del fango». Adriano Bedin, presidente della Virtus Abbiatense, non ci sta e lo dice con voce forte e chiara. Il motivo di cotanto rammarico è riferito a quanto avvenuto il 31 ottobre durante la partita che la Juniores Provinciale virtussina ha giocato sul campo del Real Trezzano.
"Squalificato per un anno, ma non ha colpito l'arbitro"
Secondo quanto si legge nel referto stilato dall’arbitro, al 47’ del 2° tempo il giocatore abbiatense Gabriele Di Benedetto avrebbe colpito con una ginocchiata alla schiena il direttore di gara facendolo cadere. Un gesto violento sanzionato con la mano pesante dal Giudice Sportivo: sconfitta 3-0 e multa da 1000 euro per la Virtus ma, soprattutto, un anno di squalifica per il giocatore. «E’ tutto falso – tuona il presidente della Virtus – Lo dimostreremo seguendo ogni strada che ci è concessa». Non sono parole banali, quelle di Adriano Bedin, uomo che ha grande rispetto della classe arbitrale. Basti pensare che il figlio Marco è l’attuale presidente della Sezione Aia Lomellina: «Ho ricostruito la scena anche grazie all’ausilio del presidente del Real Trezzano. Il nostro giocatore si è avvicinato all’arbitro per chiedere spiegazioni, appoggiando la sua mano sulla spalla del direttore di gara, il quale è stramazzato al suolo. Non c’è stata nessuna ginocchiata. E’ una messa in scena. Non faremo cadere la cosa. Stiamo consultando l’avvocato per capire come far valere i nostri diritti».