l'agguato

Spara contro il buttafuori di un locale, arrestato dai Carabinieri

Esplosi sette colpi di pistola a Lainate, l'addetto alla sicurezza si è salvato grazie al fatto di essersi nascosto dietro le auto in sosta fuori dal locale

Spara contro il buttafuori di un locale, arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Rho guidati dal Colonnello Daniela Nuzzo, con l’ausilio del personale specializzato delle Aliquote di Primo Intervento del Nucleo Radiomobile di Milano, hanno arrestato un cittadino italiano classe ‘92, pluripregiudicato, ritenuto responsabile del reato di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco.

Esplosi sette colpi di pistola contro il buttafuori che si è salvato solo grazie alla prontezza di riflessi

Il provvedimento trae origine dalle indagini svolte dalla Stazione di Lainate a seguito della sparatoria avvenuta nei pressi di un locale notturno di Lainate, nella notte del 14 settembre 2025, durante la quale l’indagato, avventore del citato esercizio commerciale, esplodeva sette colpi di arma da fuoco contro un buttafuori, un cittadino italiano classe 1978, che solo grazie alla sua immediata reazione riusciva a rimanere incolume.

L’aggressione avvenuta perché il buttafuori ha sollecitato il 33enne a lasciare il locale che stava per chiudere

L’azione criminosa scaturita a seguito di un diverbio tra il 33enne e la vittima che in qualità di buttafuori, alle  4  circa, sollecitava più volte l’uomo a lasciare il locale per consentirne la chiusura: quest’ultimo in una prima fase rivolgeva all’addetto alla sicurezza minacce verbali, poi si allontanava a bordo di un’auto, per tornare, dopo circa 10 minuti, munito della pistola.

I colpi non hanno preso il buttafuori che si è nascosto dietro le macchine in sosta fuori dal locale

L’indagato dopo aver puntato l’arma in direzione della vittima, alla presenza di un nutrito numero di persone, esplodeva anche a distanza ravvicinata diversi colpi, non riuscendo nell’intento, in quanto il malcapitato riusciva a scappare e a proteggersi dietro alcune auto parcheggiate nei pressi del luogo del delitto. Nel corso dell’attività è stata svolta la perquisizione domiciliare nell’abitazione dell’indagato che ha consentito di rinvenire un jammer, una cartuccia calibro 7,62, diversi smartphone e schede sim, 10.45o euro in contanti e una macchina contasoldi

Al termine dell’operazione il 33enne è stato trasferito nel carcere milanese di San Vittore

Al termine dell’operazione l’indagato è stato ristretto presso il carcere di San Vittore di Milano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, ferma restando la presunzione di innocenza dello stesso che sottoposto ad indagini preliminari è da reputarsi non colpevole fino alla eventuale sentenza di condanna divenuta irrevocabile.