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Società logistica con fittizi contratti d'appalto: sequestrati 21milioni di euro

Le ulteriori investigazioni condotte hanno consentito di ricostruire la “filiera della manodopera”

Società logistica con fittizi contratti d'appalto: sequestrati 21milioni di euro
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Sequestrati 21 milioni di euro ad un consorzio operante nel settore della logistica per contratti di appalto fittizi con una imponente evasione dell'Iva.

Contratti d'appalto fittizi nel settore della logistica

I finanzieri del Comando Provinciale di Milano, nell’ambito di attività d’indagine delegate dalla locale Procura della Repubblica, stanno eseguendo un decreto di sequestro preventivo nei confronti di un consorzio operante nel settore della logistica, per un controvalore di oltre 21 milioni di euro, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Milano, su richiesta del Pubblico Ministero, per reati tributari.

Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Milano, avevano già consentito di sottoporre a sequestro, tra il 2021 e il 2022, ingenti disponibilità finanziarie - pari a oltre 24 milioni di euro - nei confronti di una multinazionale leader nella settore della logistica, in quanto beneficiaria finale di fittizi contratti di appalto, stipulati con lo scopo di celare un’illecita somministrazione di manodopera, ponendo in essere una rilevante evasione dell’I.V.A. mediante ricorso a numerose società cooperative (società “serbatoio”).

L'utilizzo di cooperative come filtro delle operazioni

Le ulteriori investigazioni condotte hanno consentito di ricostruire la “filiera della manodopera” e di appurare come i rapporti tra la citata società multinazionale committente e le cooperative fossero schermati ricorrendo ad un consorzio, operante come “filtro”, e quindi coinvolto direttamente nella imponente frode all’I.V.A., realizzata attraverso un vorticoso giro di fatture per operazioni inesistenti, per un ammontare di oltre 193 milioni di euro.

In merito, si precisa che, con riferimento alla propria posizione, la multinazionale committente, oltre ad aver provveduto al pagamento delle imposte evase e dei relativi interessi e sanzioni, ha già assunto direttamente circa 1.500 lavoratori, precedentemente “schermati” attraverso società “filtro”.

L’attività odierna rientra nella più ampia missione della Guardia di Finanza volta al contrasto delle più diffuse ed insidiose fenomenologie evasive, in grado di generare enormi profitti illeciti in capo agli autori delle frodi, in danno dell’Erario, dei lavoratori e delle imprese concorrenti che operano nella legalità.

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