Sicurezza, sindaci del Magentino uniti: venerdì l'incontro con il prefetto
Gli amministratori del territorio chiederanno alla prefettura sostegno dal punto di vista di uomini, mezzi e proposte
Raramente a Magenta si erano visti così tanti sindaci in un luogo solo; l'occasione però era di quelle importanti visto che si parlava di sicurezza sul territorio. I primi cittadini e assessori del Magentino hanno infatti deciso di riunirsi sabato mattina nella sala consiliare della città della Battaglia per illustrare a stampa e cittadini che prossime azioni che verranno intraprese di concerto con la prefettura al fine di arginare un problema che si fa sempre più sentito dalla popolazione.
Sicurezza, sindaci del Magentino uniti per affrontare il problema
Presente all'incontro ovviamente il padrone di casa, il sindaco di Magenta Luca Del Gobbo, affiancato dai suoi omologhi di Mesero, Marcallo, Vittuone, Bareggio, Casorezzo, Ossona, Robecco sul Naviglio, Arluno, Santo Stefano Ticino e dai vicesindaci e assessori di Sedriano, Corbetta e Boffalora sopra Ticino. Così il primo cittadino magentino ha introdotto la conferenza:
"Abbiamo costituito, non solo per questo problema ma anche per altri, quello che una volta era il tavolo dei sindaci del Magentino per affrontare i temi del nostro territorio. Il primo che abbiamo affrontato alla prima riunione è stato quello della sicurezza e per questo tema abbiamo deciso di incontrare anche i cittadini. Abbiamo in pista alcune iniziative importanti, ma quello che mi preme sottolineare è che molto spesso questo tema è un po' tirato per la giacca, su cui si specula un po' tutti dal punto di vista politico ma è un tema serio, che accomuna tutti i sindaci. Bisogna però fare anche un'operazione verità in modo da raccontare cosa può e non può fare un sindaco e gli agenti della Polizia Locale".
Durante le dichiarazioni dei sindaci sono stati sottolineati in particolare alcuni punti delle buone pratiche portate finora avanti dalle Amministrazioni comunali della zona, tra cui l'istituzione dei gruppi di controllo di vicinato, come spiegato dal sindaco meserese Davide Garavaglia:
"È un passaggio in cui abbiamo cercato di spiegare ai cittadini che bisogna lavorare tutti assieme, da parte nostra ho spiegato quali sono le iniziative che possiamo mettere in campo noi e d'altra parte abbiamo spiegato ai cittadini quello che possono fare lo per rendere le città più sicure".
Ciò che gli amministratori hanno cercato di far veicolare tuttavia, al punto che lo stesso Del Gobbo ha definito la conferenza una "Operazione verità" è il fatto che Amministrazioni e Polizia Locale non hanno le competenze e il ruolo necessario per arrivare ovunque e che in molti ambiti hanno bisogno del supporto delle forze dell'ordine. Aspetto questo, approfondito dal sindaco di Casorezzo Rosella Giola:
"Vorremmo portare all'attenzione che i comuni ovviamente fanno il possibile, anche attraverso la polizia locale che però non sono forze dell'ordine quindi hanno un operatività abbastanza limitata. Questo non è un fatto che riguarda un singolo comune ma tutto il territorio, è il motivo per cui ci siamo uniti in questa azione per portare avanti queste iniziative. Al prefetto andremo a chiedere un aiuto dal punto di vista di uomini, di mezzi e di proposte che magari a noi sindaci possono sfuggire. Siamo consapevoli che alcuni fatti sono abbastanza ciclici, però non dobbiamo abbassare la guardia. Quello che occorre fare è sensibilizzare la popolazione".
L'aiuto maggiore però deve in ogni caso venire dal rapporto costante tra Amministrazioni e cittadini, specie quelli delle nuove generazioni. Sui fenomeni di delinquenza giovanile è intervenuto nello specifico il primo cittadino arlunese Alfio Colombo:
"C'è un tema non solo di repressione ma anche di coinvolgimento delle nuove generazioni, quindi un problema di carattere educativo. Se i ragazzi vedono i vigili come una controparte è perché si è rotto un patto sociale ed è molto grave".
Parole analoghe anche dal collega marcallese Fausto Coatti:
"Quando passa la camionetta dei vigili e vedi i nostri giovani che gli tirano dietro parole mi viene da pensare. Quello che dobbiamo fare a livello giovanile è far capire che i nostri vigili sono amici; nel momento in cui la gente si scaglia contro i vigili c'è qualcosa che va cambiato alla base".
Altro frangente su cui i comuni stanno lavorando è ovviamente quello dell'aumento dell'illuminazione pubblica e della videosorveglianza, che però, come hanno precisato il sindaco di Vittuone Laura Bonfadini e lo stesso Del Gobbo, non possono sostituirsi alle persone o essere considerati la panacea di ogni male.
Il 7 febbraio previsto un incontro con il prefetto
Il primo cittadino magentino ha infine illustrato quelle che saranno i prossimi incontri del coordinamento dei sindaci con i vertici della sicurezza metropolitana e regionale:
"Venerdì saremo dal prefetto di Milano per chiedergli come si può operare sul territorio in maniera ancora più efficace. Poi abbiamo chiesto un altro incontro all'assessore regionale alla sicurezza Romano La Russa per vedere cosa la Regione potrà mettere sul tavolo per il nuovo patto della Polizia Locale e terzo abbiamo chiesto un incontro con il presidente regionale di Anci Guerra in modo che ci aiuti con questa operazione verità. Non è una questione politica ma un problema serio che va affrontato con serietà e non dal punto di vista politico. Su Magenta avremmo occasione di illustrare anche con il vicesindaco Tenti le azioni che porteremo avanti però oggi quello che a noi interessava era dire assieme ai nostri colleghi che noi ci siamo".